Cara e dolce Slovenia

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Agostino
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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Agostino » mar mag 04, 2010 7:39 am

giorgiogio, condivido in pieno quello che dici.....purtroppo....
e ti dico di più: a me un esperto ha detto che era sicurissimo che le T.h sarde erano tutte di cattura, ma la cosa sconvolgente che era sicurissimo che lo erano anche le baby; e sappiamo bene che le baby sono difficili da trovare :evil:

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tartamau
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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda tartamau » mar mag 04, 2010 8:12 am

Agostino ha scritto:giorgiogio, condivido in pieno quello che dici.....purtroppo....
e ti dico di più: a me un esperto ha detto che era sicurissimo che le T.h sarde erano tutte di cattura, ma la cosa sconvolgente che era sicurissimo che lo erano anche le baby; e sappiamo bene che le baby sono difficili da trovare :evil:

Se ti posso dire la mia onesta opinione, a me quelle spacciate per sarde non lo erano affatto. Troppo bombate e chiare... Riguardo ai certificati, sarà perché sono particolarmente testardo, sarà perché mi sono adeguato alle richieste e soprattutto non ho fatto mai arrosti (e quindi tutti gli esemplari erano nati da miei soggetti acquisiti prima del 1992), tolto le lungaggini, il Dna, le scartoffie, non ho avuto particolari problemi. Lo so Agostino che troverai tante motivazioni per dire che non è per tutti così, e certamente hai ragione in quanto la maggior parte delle persone alla prima difficoltà mollano, ma sto notando sempre più consapevolezza e le tartarughe non sono più considerate il giocattolino che si acquistava in fiera sino a qualche anno fa a pochi euro. Purtroppo la procedura per la richiesta dei cites richiede tempo e denaro, il che poi si traduce in prezzi onestamente esagerati. Quello che però appoggio con fermezza è il discorso che deve finire la possibilità di vendere con documenti legali animali di cattura, privilegiando l'allevamento in cattività. Poi sai benissimo come la penso al riguardo...
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Agostino
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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Agostino » mar mag 04, 2010 9:05 am

Maurizio, tu sai bene come la penso anch'io...
il problema rimane che noi siamo impotenti davanti a queste tarte con certificati "regolari" che vengono dall'estero ma che sono molto dubbi, e la cosa più assurda è che noi in Europa sicuramente siamo il paese con maggior riproduzioni in cattivtà mentre invece siamo quelli con meno CITES emessi :evil:
Purtroppo tutto è causato da queste assurde leggi che non facilitano il rilascio dei certificati e qui sai bene che solo "pochi eletti" possono riuscire ad ottenerli, e non è come dici tu che è solo una questione di buona volontà !!!!!!
Al momento in Italia la realtà è che non c'è la volontà di rilasciare i CITES, stessa cosa per altri animali come per gli uccelli :evil:

Ora mettiti nella situazione di chi organizza una mostra, in queste condizioni è difficile rifiutare espositori che vendono esemplari di dubbia provenienza, perchè ormai quasi tutti hanno solo questi esemplari(cosa fai rifiuti l'iscrizione a tutti ?), mentre se ci fossero molti CITES italiani di esemplari nati in cattività, sarebbe più facile contestare i pochi che vendono questi esemplari di cattura.

kely

Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda kely » mar mag 04, 2010 4:15 pm

Io continuo a sostenere che ci sono in Italia molti allevatori onesti che non hanno mai fatto pasticci e ceduto con la cessione gratuita (che pure hanno fatto in molti di quelli che ora la contestano e non mi riferisco a tartamau) però non hanno la terza generazione e tanti la seconda ancora cucciola, anche perché magari hanno iniziato da pochi anni ad allevare o per altri fattori e questi comunque prima di ottenere anche un solo cites dovranno attendere anni ed anni, nel frattempo chi gode e venderà a prezzi esagerati saranno quei due o tre che otterranno i cites. A quanto ho capito Tartamau tu sei uno di questi e quindi posso ben capire il tuo personale punto di vista che non coincide con quello di migliaia di allevatori :roll:

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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda tartamau » mar mag 04, 2010 6:21 pm

kely ha scritto:Io continuo a sostenere che ci sono in Italia molti allevatori onesti che non hanno mai fatto pasticci e ceduto con la cessione gratuita (che pure hanno fatto in molti di quelli che ora la contestano e non mi riferisco a tartamau) però non hanno la terza generazione e tanti la seconda ancora cucciola, anche perché magari hanno iniziato da pochi anni ad allevare o per altri fattori e questi comunque prima di ottenere anche un solo cites dovranno attendere anni ed anni, nel frattempo chi gode e venderà a prezzi esagerati saranno quei due o tre che otterranno i cites. A quanto ho capito Tartamau tu sei uno di questi e quindi posso ben capire il tuo personale punto di vista che non coincide con quello di migliaia di allevatori :roll:

Ci sono persone che hanno intrapreso l'iter per l'ottenimento dei cites dopo che ho spiegato loro come fare. Molti mollano a priori senza sapere in realtà cosa comporta, altri vengono "sconsigliati" dai loro uffici cites di competenza e così via. Io sono convinto che esistono i presupposti perché vengano rilasciati sempre a più persone. Ho notizie certe che ci sia la reale volontà di sbloccare la situazione e quindi raccomando agli indecisi di affrettarsi a prendere una decisione. Non posso aggiungere altro, ma ricordatevi questo post! Certo, si deve dimostrare di essere in grado di allevare questi bellissimi animali in condizioni idonee, e questo non è certo da tutti. L'ho fatto anche io in passato quando non avevo spazio di tenere anche 100 esemplari in pochi metri quadrati e quindo lo posso capire, ma ci sono moltissimi allevatori che invece dedicano spazio e si dedicano con competenza all'allevamento. Per giunta chi realmente vuole fare le cose per bene può tranquillamente contattarmi che certamente non ho mai negato consigli reali a nessuno. Detto questo, noto che si riparte con polemiche che cadono sempre su di un solo punto, dimenticando invece di incentivare la richiesta di cites. Ricordo ad Agostino che l'unica differenza tra me ed un altro allevatore che si lamenta della burocrazia è semplicemente che mi sono rimboccato le maniche e mi sono messo d'impegno per cercare di ottenere quello che mi spettava.
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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Agostino » mar mag 04, 2010 6:51 pm

Maurizio, tu però dimentichi che io ho sempre sostenuto e continuo a insitere che comunque sia anche se tutti si impegnassero ad ottenere i CITES, con questa legge sarebbero sempre pochissimi , quindi alla fine la legge è solo dannosa .
Una legge che di fatto non incentiva alla legalità come questa, è una porcheria !!!!!
e i risultati iniziano a vedersi, ma se non si provvede a cambiarla velocemente il disastro avverrà a fine anno quando la maggior parte degli allevatori non dichiareranno più le nascite e questo è una delle mie più grosse preoccupazioni!

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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Giacomo-PG » mar mag 04, 2010 8:08 pm

Volevo solo dire,per dovere di correttezza,che le THH tedesche con microchip sono la F1 in deroga.
Purtroppo se loro sono più veloci di noi a fare le cose,non possiamo farci niente,ma da qui a dire che sono tutte di cattura mi sembra esagerato.
In germania esistono tanti distretti che lavorano autonomamente e in modo rapidissimo.Dna e rilascio dei cites avviene in maniera veloce e indolore.
Anche da loro ci sono le vecchie W e quelle restano così,ma come tartamau che è riuscito ora ad ottenere la certificazione,cosìm in germania ci sono tanti allevatori per bene che hanno fatto le cose per bene e hanno la terza generazione certificata da molto prima di noi...anzi di tartamau! :wink:

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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Agostino » mar mag 04, 2010 8:48 pm

Il legislatore in Italia sta pagando gli errori di tanti anni; se chiedeva il riconoscimento degli esemplari adulti delle dichiarazioni del 92/95(microchip), ora saremmo molto più vicini alla situazione della Germania, mentre contina a perdere tempo prezioso per fare un reset e partire da zero. Più tardi lo farà e più grave sarà il danno.
Non puoi non fare nulla per tanti anni e poi di colpo bloccare tutto con un sistema complicato e impossibile per i più !
Dopo tanti anni che ne discutiamo e cerchiamo soluzioni, sono convinto che la strada maestra è quella del riconoscimento dello status di allevatore amatoriale.
Qualcuno sa che stiamo lavorando per fare una nuova proposta di legge in linea con le direttive CE, che è in dirittura d'arrivo; mancano alcune specifiche, per poi coinvolgere anche le categorie di altri animali .

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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Giuseppe Liotta » lun mag 10, 2010 11:51 am

...ma allora non capisco perchè alle fiere vengono invitati allevatori sloveni che di allevatore non hanno proprio nulla!!! :evil:
finchè ci saranno loro alle fiere, ci saranno animali bracconati!!! ed una vera associazione che difende le tartarughe non può permetterselo!!!!!!!

se tutte le associazioni invece di contrastarsi e pensare solo alle fiere, cominciassero a farsi sentire, forse qualcosa potrebbe veramente cambiare!
secondo me tocca fare molta informazione al riguardo...
tocca andare in tv e fare sapere come stanno andando le cose, scendere in piazza e fare casino.... ecc.
per la legge queste tartarughe "RIPULITE" sono in regola, ma per me comprare animali così, equivale a comprare una delle tante tarta su italy pet "SENZA DOC." :evil: :evil:

nulla togliendo a gente che come Agostino che si sbatte da anni, credo che tocca fare di più!!!

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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Barbara » lun mag 10, 2010 11:57 am

Tocchi un nervo scoperto Giuseppe, hai pienamente ragione che si debba lottare ma pensa che ancora c'è qualcuno che sostiene che si debba tacere ed acconsetire e che solo così poi avremo deroghe :( e ogni volta che ognuno di noi prova a protestare viene zittito malamente dicendogli che vuole continuare a vendere taratrughine con la cessione gratuita, come se il nocciolo della questione girasse tutto attorno a questo :(

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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Agostino » lun mag 10, 2010 1:24 pm

Di questa questione ne stavamo parlando di recente e infatti noi come associazione che organizziamo la più importante mostra mondiale, ci sentiamo in imbarazzo e non è di facile soluzione.
Prima cosa occorre dire che queste sono conseguenze delle attuali norme illegali, che rendono la vita impossibile a tanti bravi allevatori Italiani, con la consegenza che le tantissime tartarughe nate in cattività non si rendano utili per soddisfare le richieste del mercato e invece permettono che l'Italia sia invasa da esemplari con provenienza alquanto dubbia senza battere ciglio; e questo è sicuramente uno "SCHIFO" ! Da sempre la nostra protesta sostiene che le attuali norme illegali, di fatto incentivano l'illegalità e questo lo dimostra chiaramente. Ma l'Autorità di Gestione CITES continua a far finta di niente.........

Seconda, se rifiuti alcuni espositori esteri, non risolvi il problema in quanto ormai la maggior parte degli espositori commerciali Italiani vende le stesse tartarughe con "regolare" CITES; quindi dovremmo non accettare nessuno !

Altra cosa sarebbe se finalmente in Italia si riuscisse ad ottenere facilmente i certificati CITES e tanti potessero averne da vendere o cedere, così sarebbe facile poter escludere solo qualche espositore "sospetto", così come già facciamo per quegli allevatori che veniamo a conoscenza che siano stati colpiti da Herpes Virus.

mario39

Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda mario39 » mer mag 12, 2010 8:27 am

Speriamo che presto cambi qualcosa perché è davvero una vergogna che in Italia nascano regolarmente milioni di taratrughe e sul mercato si trovino solo quelle straniere bracconate :roll: le movimentazioni vedo che risultano poco simpatiche, di fatto io conosco molti allevatori che non denunciano più le nascite o ne denunciano metà e le vendono o regalano senza documenti. Non è peggio questo rispetto al fatto che qualcuno con la cessione gratuita si faceva dare un rimborso spese?

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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Agostino » mer mag 12, 2010 12:15 pm

Mario39, dici cose che sanno anche i bambini...... solo l'Autorità di Gestione CITES non se ne accorge o meglio fa finta di niente :evil:

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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda tartamau » mer mag 12, 2010 1:10 pm

Agostino ha scritto:Mario39, dici cose che sanno anche i bambini...... solo l'Autorità di Gestione CITES non se ne accorge o meglio fa finta di niente :evil:

Penso che il discorso sia più complesso e non sia così scontato che non si voglia fare nulla. Intanto gli amici tedeschi non scendono più (a quello che ne so) a ritirare animali nati a compiacenti allevatori italiani... E immagino che certi stratagemmi che vengono messi in pratica in certi posti per regolarizzare animali dubbi andranno presto a finire. Il problema è che i tempi della politica si conoscono tutti, ed aggiungo che di mezzo ci sono delicati equilibri internazionali e la sovranità dei vari stati, ma sono fiducioso nel cambiamento. Teniamo conto che gli animali di cattura regolarizzati spesso vanno in deroga in quegli stati che sono entrati per ultimi in comunità europea e questo è previsto dalla norma. Certo è che non potranno regolarizzare un numero infinito di animali ed il fatto che vanno ad ondate che poi si esauriscono così come sono apparse dovrebbe lasciar pensare che si tratti di partite ben determinate e di numero finito di esemplari. Il problema è che probabilmente ci sono organizzazioni ben rodate che man mano che uno stato entra (e ne entreranno ancora per anni) in comunità europea che hanno già pronti stock di animali da ripulire. E qui non si può fare nulla. Finisco il mio intervento facendo notare che pur essendo presenti nel mercato esemplari di certa origine italiana con tutti i requisiti per essere commerciati, sembra che la maggior parte degli allevatori preferisca acquistare animali dubbi tappandosi il naso e chiudendo gli occhi. Qualcuno ha una risposta seria a questo fenomeno?
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Re: Cara e dolce Slovenia

Messaggioda Agostino » mer mag 12, 2010 8:15 pm

Non è un problema di delicati equilibri, è solo che in Italia non c'è la volontà di rilasciare i certificati CITES e lo sanno tutte le categorie interessate (rettili, uccelli pesci, piante ecc.)


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