Ovviamente già dal 2011 abbiamo una sonda inserita nella zona dei nidi (nel centro di riproduzione) che ci rileva le temperature di tutto l'anno. Quest'anno poi porterò giù ben 6 termostati per rilevare le temperature nel parco di Soalala, dove realmente vivono le
Astrochelys yniphora, proprio per conoscere al massimo le condizioni ideali per le uova.
Le celle di Peltier sono indispensabili dove la temperatura esterna è più alta di quella interna; ricorda che noi dobbiamo lavorare con temperatura diurna di circa 29°C (questo per cercare di ricavare più maschi che in natura scarseggiano), mentre nella stagione delle piogge di giorno ci sono facilmente 33°C.
Le celle di Peltier vengono usate solo per il raffrescamento e non per il riscaldamento, proprio per cercare di usarle il meno possibile.
Poi, all'interno dell'incubatrice non c'è una differenza come dici tu, in quanto essendoci una leggera ventilazione forzata, poi dipende dal sensore del termostato, in base al suo range che solitamente è di 0,2°C.
Sono convinto che come dici tu, il sistema a spugna possa andare bene ma considera che la nostra incubatrice è in "Africa"
e devo cercare di semplificare al massimo le cose.