Le tartarughe fanno strage di anatroccoli

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Filly
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Le tartarughe fanno strage di anatroccoli

Messaggioda Filly » mer lug 02, 2014 10:43 am

Le tartarughe carnivore fanno strage di anatroccoli


Laghetto della Cava invaso da decine di esemplari ‘americani’ liberati dai proprietari


Rimini, 20 giugno 2014 - «Che simpatica tartarughina, papà me la compri?». Inizia così il viaggio ‘italiano’ (spesso arrivano dall’America) delle piccole tartarughe carine, ma anche carnivore e aggressive. Poi crescono, diventando di difficile gestione, e spesso, purtroppo vengono abbandonate. Facile spiegare perché il laghetto della Cava, quello nel parco nei pressi del Palacongressi di Rimini, è da parecchi mesi diventato la ‘casa’ di queste tartarughe. Decine e decine, un vero problema per l’intero ecosistema. Mangiano le uova dei volatili, ma anche i piccoli anatroccoli ‘compagni’ di lago. «La situazione sta diventando veramente insostenibile – racconta Ugo che abita in zona – ho provato a chiamare i vigili urbani e anche l’Ente nazionale protezione animali, ufficio di Novafeltria. Ma nulla di fatto se non per apprendere che erano già a conoscenza della questione». In effetti il problema esiste e non è di facile gestione.

«Il guaio vero sta nell’inciviltà delle persone – spiega il funzionario della Provincia, Claudio Arrigoni che fa parte dell’ufficio Tutela faunistica e forestale – ed è praticamente irrisolvibile. In molti liberano questi animali in quel laghetto, ma non solo lì, magari anche pensando di fare qualcosa di buono. Sono carnivore e aggressive e possono raggiungere un diametro che va dai trenta ai quaranta centimetri. Il fatto è che non si dovrebbe ammettere la vendita di specie non autoctone». «Sono un vero guaio per gli altri animali che ci sono nel lago, soprattutto per le anatre. Una sera facevo la mia solita passeggiata nel parco e ho visto improvvisamente muoversi l’acqua del laghetto. Ho visto sparire sott’acqua due anatre adulte, non anatroccoli. Erano state attaccate proprio dalle tartarughe».

Segnalazioni di questo tipo ne sono arrivate parecchie e non soltanto all’ufficio della Provincia. «Di ogni tipo, per nutrie, topi, pesca di frodo e appunto tartarughe», conferma Arrigoni. Per risolvere la questione occorrerebbe avere ben altre risorse economiche. «Naturalmente, e ci mancherebbe altro, non si possono ammazzare e per ogni tartaruga si arriverebbe a spendere dai 20 ai 40 euro, intendo per mantenerle. Un costo insostenibile».
Il Tarta Club Italia che ha sede a Cesenatico si occupa proprio di questo. Accoglie le tartarughe facendole vivere in luoghi dove non si possono riprodurre. Ma alla consegna vanno versati 40 euro per il mantenimento futuro.
fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/ ... iate.shtml

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