emergenza tartarughe nel riminese

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Filly
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emergenza tartarughe nel riminese

Messaggioda Filly » mar feb 11, 2014 12:06 pm

Emergenza tartarughe d'acqua nel riminese, il WWF lancia un appello ai prorpietari.

Comprate in un momento d'impulso perchè suscitano tenerezza da parte dei bambini, quando crescono e diventano ingestibili vengono sempre più spesso abbandonate nei laghetti e nei corsi d'acqua provocando danni all'ambiente


Capita sempre più spesso di trovare nei laghetti dei parchi pubblici o peggio nei corsi d’acqua naturali e nei laghi, tartarughe aliene della specie Trachemys una specie di tartarughe di origine americana importate in grandissime quantità per essere vendute liberamente in molti negozi di animali. Questi rettili al momento della vendita hanno dimensioni minime, di norma non superano i 4/5 centimetri di diametro al carapace, suscitano tenerezza da parte dei bambini, i quali inducono i genitori ad acquistarle. Fin qui tutto bene, i problemi arrivano con il passare del tempo, essendo molto voraci, in pochi anni raggiungono dimensioni considerevoli, fino ad arrivare ad oltre trenta centimetri di diametro. È chiaro che non sono più governabili in ambito domestico, a meno che non si disponga di una vasca esterna di grandi dimensioni, anche in questo caso, però, crea problemi d’inquinamento dell’acqua in cui vivono per la grande quantità di escrementi che producono. Quando cala l’interesse dei bambini nei confronti di questi animali cresce la preoccupazione dei genitori, i quali cercano un modo per disfarsene.


La sorte di buona parte di queste tartarughe, in genere si tratta di Trachemys dalle orecchie gialle, è di finire in un corso d’acqua o in un laghetto dei giardini pubblici, in entrambi i casi i danni prodotti all’ambiente sono devastanti. Sono rettili che si adattano benissimo alle nostre latitudini, con la loro voracità e adattabilità distruggono gli ecosistemi fluviali, si nutrono di tutto, di pesci, di anatroccoli e perfino dei piccoli di tartarughe autoctone della specie Emis orbicularis, specie, peraltro protetta dalla convenzione di Berna, poiché a forte rischio d'estinzione. Da qui nasce la forte preoccupazione del WWF il quale rivolge un appello, ai negozianti perché evitino di commercializzare tale specie di tartaruga, o quanto meno, forniscano agli acquirenti informazioni utili sia sul mantenimento, sia sullo sviluppo in termini di crescita di questo rettile. Il WWF rivolge altresì, un accorato appello ai cittadini perché evitino di acquistare queste tartarughe e qualora decidessero di farlo, di essere consapevoli che nell’arco di pochi anni questi rettili assumeranno dimensioni considerevoli e non potranno più essere gestiti in una abitazione privata e non potranno neppure essere rilasciate in ambienti naturali in quanto creerebbero notevoli danni ai fragili equilibri degli ecosistemi acquatici.
fonte: http://www.riminitoday.it/cronaca/emerg ... e-wwf.html
Ultima modifica di Filly il mar feb 11, 2014 12:07 pm, modificato 1 volta in totale.
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