Tartarughe, ecco come si è evoluto il guscio

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Filly
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Tartarughe, ecco come si è evoluto il guscio

Messaggioda Filly » mar giu 04, 2013 8:28 am

L'analisi anatomica dei resti fossili di Eunotosaurus africanus, risalenti a circa 260 milioni di anni fa, ha permesso di chiarire le prime fasi di evoluzione del guscio della tartaruga, che ha un'origine completamente diversa da quello di tutti gli altri animali, poiché deriva dalla fusione di vertebre e costole. Alla base di questa diversità c'è una modalità di respirazione differente, che sfrutta un meccanismo di ventilazione dei polmoni probabilmente evolutosi di pari passo con il guscio.

Un nuovo fossile scoperto in Sudafrica e risalente a circa 260 milioni di anni fa - chiamato Eunotosaurus africanus - consente di colmare un vuoto di 30-55 milioni di anni nella storia filogenetica della tartaruga e di chiarire in particolare l'origine del suo guscio, una formazione anatomica assolutamente peculiare tra gli animali moderni.

“Il carapace delle tartarughe è una struttura complessa, le cui prime trasformazioni iniziarono oltre 260 milioni di anni fa, durante il periodo Permiano”, spiega Tyler Lyson, ricercatore della Yale University che ha firmato l’articolo apparso sulla rivista “Current Biology”. “E come altre strutture complesse, si è evoluto nell'arco di milioni di anni e si è gradualmente modificato fino ad assumere la forma attuale”.

Il guscio della tartaruga non è una struttura monolitica, ma è costituito da circa 50 elementi. Le tartarughe sono infatti gli unici animali che hanno evoluto un guscio attraverso la graduale fusione delle costole con le vertebre: in tutti gli altri, i gusci sono formati da scaglie ossee superficiali.
“La ragione per cui molti animali non formano un guscio attraverso l'allargamento e infine la fusione delle costole è che le costole di rettili e mammiferi sono usate per aiutare la respirazione”, ha aggiunto Lyson. “Se vengono integrate in un guscio protettivo, allora occorre trovare una nuova modalità di respirazione, e così hanno fatto le tartarughe”.

Avendo un torace rigido che non si può espandere, le tartarughe infatti respirano usando la muscolatura alla base degli arti anteriori, modificando il volume interno a disposizione dei polmoni.

Le più antiche tartarughe fossili scoperte risalivano a 215 milioni di anni fa, un periodo nel quale il guscio si era già sviluppato, il che rendeva difficile ricostruire la sequenza di eventi evolutivi che l’ha prodotto. La situazione è cambiata nel 2008 con la scoperta in Cina del rettile Odontochelys semitestacea, risalente a 220 milioni di anni fa, dotato di un piastrone, la parte ventrale piatta del guscio, completamente sviluppato, ma solo di un carapace parzialmente formato sul dorso.

Le analisi anatomiche di Eunotosaurus aggiungono altri 40 milioni di anni alla storia filogenetica nota della tartaruga e del suo guscio: il fossile mostra che questa specie ha nove costole allargate, una caratteristica riscontrata finora solo nelle tartarughe, e come le tartarughe non presenta muscoli intercostali.

Tracciate le linee generali dell’evoluzione del guscio, Lyson e colleghi vogliono ora approfondire lo studio dell’evoluzione del sistema respiratorio. “È chiaro che questo nuovo meccanismo di ventilazione dei polmoni dev’essersi evoluto di pari passo con il guscio”, ha concluso Lyson.

FONTE: http://www.lescienze.it/news/2013/06/03 ... a-1678342/
Allegati
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Lo scheletro fossile di Eunotosaurus africanus ritrovato in Sudafrica, consente di ricostruire le prime fasi evolutive del guscio di tartaruga: sono evidenti le costole allargate che, fondendosi tra loro, daranno origine al carapace (Cortesia Tyler Lyson)
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