Sardegna: tartarughe in pacchi postali

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Sardegna: tartarughe in pacchi postali

Messaggioda Filly » sab apr 13, 2013 12:21 pm

Spedisce per posta due tartarughe: “Materiale fragile”
Tempio, denunciato l’uomo, gli animali liberati in Gallura. I pacchi erano destinati a una donna di Casal di Principe


TEMPIO. La primavera risveglia da letargo invernale le testuggini, ma anche il loro “predatore” naturale, l’uomo.
L’ultimo ritrovamento di alcuni esemplari adulti di Testudo marginata destinati al commercio clandestino risale ad avantieri, quando un distinto signore sulla cinquantina si è presentato in un mail office di Tempio per spedire due pacchi contenenti, ufficialmente, materiale fragile destinato ad una signora residente a Casal di principe, Campania. La patria del “Clan dei Casalesi”, la cui organizzazione criminale poco ha a che vedere con il traffico di tartarughe, essendo occupata a gestire ben altri spacci, più lucrosi e convenienti sotto il profilo economico. L’impiegato dell’ufficio postale, dopo aver messo da parte le due scatole in attesa di consegnarle al corriere, è rimasto sorpreso e anche preoccupato nel sentire degli strani rumori provenire da queste, oltre a notare una certa vibrazione dei due contenitori.
L’uomo ha chiamato le forze dell’ordine e quindi gli agenti della vigilanza ambientale di Tempio, che hanno preso in consegna le due tartarughe (d’età superiore ai vent’anni) che le hanno liberate poche ore dopo in aperta campagna, così come disposto dal magistrato inquirente, il sostituto procuratore della Repubblcia Angelo Beccu, che ha firmato anche un’ordinanza di perquisizione domiciliare da compiere a Casal di Principe, semprechè in quella cittadina ad altissima densità camorristica risieda effettivamente la signora alla quale erano destinati i due pacchi contenenti le testuggini. Nel frattempo gli agenti della vigilanza ambientale di Tempio si stanno preparando per la gigantesca operazione “freedom”, che rimetterà in libertà le 42 testuggini messe sotto sequestro, poco meno di un mese fa, nel giardino di una donna che risiede a Rena Majore, il villaggio turistico sulla costa tra Aglientu e Santa Teresa di Gallura. In quella occasione i rangers avevano contestato alla donna la detenzione illegale di animali protetti da convenzioni internazionali, notificandole la salatissima multa di 148 mila euro.
Il 16 aprile prossimo le 42 tartarughe verranno rimesse in libertà in diverse zona della Gallura, e i loro primi passi da animali liberi saranno ripresi dagli operatori di una televisione del cantone italiano della Sizzera, che dal Ticino invierà una giornalista che si occupa di ambiente e natura. Nel frattempo le iniziative per contrastare il sempre più fiorente traffico di rettili dall’isola verso zone ben determinate dell’Italia e dell’Europa (la Germania, in particolare) vengono portate avanti senza sosta dagli uomini della vigilanza ambientale, consapevoli che questo è il periodo più delicato per le tartarughe, che si spostano alla ricerca del compagno e per deporre le uova. Una migrazione che rende “visibili” le tartarughe, le quali attraversano i sentieri e le strade dell’isola correndo molteplici rischi, tra i quali quello di restare schiacciati sotto le auto o di finire tra le fauci o le mani dei loro “predatori” (naturali o umani), che conoscono a menadito le loro abitudini.

fonte: http://lanuovasardegna.gelocal.it/regio ... -1.6867683
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