Tra le maggiori candidate ad essere purtroppo l'ex proprietaria di alcuni di quei gusci potrebbe esserci la Cyclemys, anche se il piastrone tutto nero con le suture giallastre (quando la mano lascia il primo carapace e prende il secondo si vede bene) farebbe pensare ad altro. Ci sono alcune Cyclemys con il piastrone uniformemente scuro, per cui ritengo plausibile l'ipotesi che qualche guscio sia proprio di Cyclemys.
Pensando ad altre tartarughe mi viene in mente sempre la loro situazione, che per la maggior parte delle asiatiche è alquanto critica.
Per quanto riguarda invece H. grandis, non escludo che possa essere lei, ma ripeto, il profilo della ranfoteca è tipico della H. annandalii..un pò come la differenza tra S. salvinii e C. angustatus, per farmi capire meglio. Il Claudius ha un profilo molto caratteristico, che è impossibile confondere con altri Kinosternidi.
Senza contare che H. grandis non raggiunge la taglia di H. annandalii e se parliamo di misure superiori ai 50 cm già si potrebbe escludere la H. grandis.
Chiaramente da questo discorso, ai fini di una corretta identificazione che potrebbe essere influenzata da una mia idea, escludo uno dei primi pensieri che mi è venuto in mente: il fatto, cioè, che questa tartaruga (Hieremys o Heosemys annandalii) è chiamata volgarmente Temple turtle e probabilmente ritenuta sacra, per cui la si ritrova in numerosissimi templi dedicati a Buddha proprio in quelle zone. Ripeto, questo è solo una nota a favore della mia ipotesi, non certo una cosa su cui ci si può basare per identificarla con sicurezza.