badailsedici ha scritto:Apprezzo molto gli sforzi del TCI e ammiro i progetti finanziati per i centri di recupero in Madagascar, ma ritengo che la salvaguardia di questi animali possa essere effettuata solo esportandone il numero più alto possibile in centri di recupero e di riproduzione situati in paesi esteri, ovviamente previa autorizzazione del governo.
Senza offesa per il Madagascar che è una terra meravigliosa e affascinante che spero di poter visitare un giorno, ma le tartarughe andrebbero salvaguardate in luoghi dove ci sia una sensibilità diffusa nei confronti del problema dell'estinzione e dove non esistano gli stessi tassi di povertà, di corruzione ed inefficienza delle istituzioni. Gli sforzi profusi per realizzare e gestire i centri di recupero sull'isola sono solo una goccia nel mare, le radiata e le yniphora si estingueranno comunque nel giro di pochi decenni per colpa della mentalità dei malgasci che le vedono come fonte di sostentamento, che ne stanno progressivamente distruggendo l'habitat e che continuano ad esportarle verso il mercato nero asiatico.
Luc@ ha scritto:come mi stanno sulle p..e le persone che vivono senza un pensiero proprio, ma solo su informazioni trovate in giro.
Luc@ ha scritto:è facile tirar sentenze ma cosa fa la gente in più del tci
Luc@ ha scritto:almeno la dignità di ringraziare e tacere per l'operato di persone che si sbattono gran parte dell'anno per raccogliere fondi in un progetto che ritengono valido
badailsedici ha scritto:Apprezzo molto gli sforzi del TCI e ammiro i progetti finanziati per i centri di recupero in Madagascar
Luc@ ha scritto:almeno la dignità di ringraziare e tacere per l'operato di persone che si sbattono gran parte dell'anno per raccogliere fondi in un progetto che ritengono valido
Luc@ ha scritto:con un pc è facile fare tutto,ma chi fa le cose concrete fortunatamente son altre!!
Barbara ha scritto:Meno male che qualche goccia comunque viene fatta e non si sentono solo chiacchiere
Agostino ha scritto:In Madagascar il problema è ancora più complicato; qui c'è una corruzione paurosa e in molti traffici illegali sia di animali che di prodotti, le associazioni internazionali spesso denunciano coinvolgimenti delle autorità locali o nazionali.
Agostino ha scritto:.....quest'anno per la prima volta, da parte dei dirigenti Durrell ho sentito parlare dell'importanza di creare dei punti di riproduzione in altri paesi. Vedremo gli sviluppi.
Barbara ha scritto:Per capirci meglio dove li faresti questi centri di recupero per astrochelys? Perché il clima ottimale per loro è sempre in zone comunque non molto ricche quindi si rischierebbe di chiuderle in qualche terrario nostrano
Barbara ha scritto:Senza offesa per te che giustamente dici il tuo pensiero ma i progetti del Tci servono proprio a rendere i centri di recupero più sicuri e non facilmente espugnabili infatti non mi risulta che queste tartarughe affumicate arrivino dal centro finanziato dal Tci lo dico giusto perché si potrebbe interpretare male la cosa
badailsedici ha scritto:...ritengo che la salvaguardia di questi animali possa essere effettuata solo esportandone il numero più alto possibile in centri di recupero e di riproduzione situati in paesi esteri, ovviamente previa autorizzazione del governo.
...le radiata e le yniphora si estingueranno comunque nel giro di pochi decenni per colpa della mentalità dei malgasci che le vedono come fonte di sostentamento, che ne stanno progressivamente distruggendo l'habitat e che continuano ad esportarle verso il mercato nero asiatico.
EDG ha scritto:Non escludo comunque che l'allevamento da parte di appassionati privati possa essere un aspetto ugualmente positivo e da tenere in considerazione, infatti concordo sul fatto che dovrebbero rilasciare dei permessi per esportare legalmente alcuni esemplari, in modo da ridurre il bracconaggio e avere una risorsa anche nelle riproduzioni che avvengono all'estero, ma l'obiettivo principale deve rimanere quello di salvarle a casa loro!
EDG ha scritto:Se come pensi le radiata e yniphora si estingueranno nel giro di pochi decenni, non credo dipenda dai malgasci che se ne cibano perchè l'uomo è giunto su quell'isola 2000 anni fa e sicuramente si cibava già allora di tartarughe ma queste continuano a sopravvivere fino a giorni nostri, invece una delle cause principali (oltre alla distruzione del loro habitat) è il commercio illegale per la terraristica.
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