commercianti VS allevatori privati

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Filly
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commercianti VS allevatori privati

Messaggioda Filly » gio giu 23, 2011 11:26 pm

Alcuni commercianti italiani hanno delle segnalazioni agli organizzatori delle fiere e, per conoscenza, alla guardia di finanza, alla forestale e alle asl per quanto riguardo alcune questioni ritenute dagli interessati illegali.
Queste segnalazioni hanno come oggetto il trasporto dei rettili da parte dei privati, il mancato pagamento dell'iva da parte dei privati e il non possesso di partita iva da parte degli stranieri che partecipano alle fiere italiane.
I rappresentanti Linnaeus, SIVAE e FederFauna hanno fatto il punto della situazione durante la fiera Squamata (domenica 19).
Qui il resoconto dell'incontro:

L'incontro tra i rappresentanti Linnaeus, SIVAE e FederFauna svoltasi in data 19 Giugno 2011 vedeva presenti in rappresentanza di queste Angelo Cabodi, Laura Grecchi e Mauro Grano per Associaizone Linnaeus (rispettivamente presidente, e consiglieri), Dr. Marco Bedin per SIVAE (Preidente) e Dr. Michele Capasso per FederFauna (Consulente).
Essendo l'incontro aperto al pubblico, hanno preso parte poco più di altre 40 persone, per la quasi totalità soci Linnaeus, e molti di questi in maniera attiva nelle discussioni.
Va premesso che visti i temi ed i ridotti tempi, le modalità, e la mancata organizzazione in un incontro dell'ultimo minuto, lo svolgimento dello stesso è stato a tratti caotico, formando anche gruppi di discussione distinti e talvolta divagazioni verso argomenti collaterali.

Scopi principali di questo incontro informale erano la comprensione dei fini e dei metodi con cui FederFauna ha diramato ad organizzatori di fiere ed agli enti di controllo (ASL, UVAC, Finanza e Forestale) le segnalazioni di illeciti e presunti tali nelle fiere italiane, anche ad opera di espositori stranieri, ed eventualmente l'instaurazione di un rapporto collaborativo tra le suddette associazioni qualora ci fosse stata condivisione di fini e punti di vista comuni, o almeno compromessi validi per tutte le parti.

Vista la mancanza di persone chiave per FederFauna (presidente o consiglieri) alcune domande dirette non hanno avuto risposta, tra queste citiamo: la richiesta dei motivi per cui alcuni membri del Comitato Direttivo di FederFauna non erano al corrente ne della decisione di diramare tali segnalazioni ne del esistenza/contenuto della segnalazione stessa, la richiesta del motivo per cui alcuni membri del Comitato Direttivo non sanno di esserlo e l'impossibilità di trovare dati su FederFauna nel Registro Imprese (domande utili per inquadrare l'interlocutore, appunto FederFauna, e la sua reale concretezza negli intenti che si e ci propone).
Per correttezza va specificato che il presidente di FederFauna, Massimiliano Filippi, non si era dato disponibile a partecipare a Squamata per altri impegni personali, ancora prima che questi problemi emergessero, mentre uno dei membri del Comitato Direttivo di FederFauna, Maximilian Figel, avrebbe dovuto partecipare alla manifestazione come espositore, potendosi rendere quindi anche disponibile per eventuali chiarimenti, disertando invece senza preavviso agli organizzatori.

FederFauna, tramite il Dr. Capasso, sostiene che queste segnalazioni, inviate agli organizzatori di fiere e per conoscenza anche ai precedentemente citati enti preposti ai controlli, non avevano il fine di prendere di mira i privati o le fiere in quanto tali, pur confermando che le modalità scelte per queste comunicazioni non siano state felici ed ammettendo in fine che il risultato è stato realmente quello di spaventare chi non ha un'attività commerciale regolare, compresi quindi coloro che realmente allevano animali per passione e vendendo occasionalmente le loro riproduzioni.
Alle richieste del perchè, pur proponendosi per eventuali aiuti e collaborazioni, non hanno interpellato direttamente gli interessati (organizzatori di fiere e rappresentanti dei diversi ambienti chiamati in causa) per capire se fosse stato possibile prendere in esame le problematiche con modalità differenti e meno "polverose", è stato risposto che questi esposti vengono già fatti da due anni almeno (non è stato specificato da parte di chi), quindi seguire la scia esistente viene considerato normale.

I rappresentanti Linnaeus hanno fatto notare l'incongruenza tra due argomenti ritenuti "illegali" nella segnalazione di FederFauna, autorizzazioni per il trasporto di rettili per i privati e comunicazioni UVAC per gli stranieri, e quella che invece sembra essere la realtà, verbalmente e con l'ausilio di comunicazioni scritte rilasciate rispettivamente dalla ASL delle Marche (prodotta grazie ad un espositore della manifestazione in corso al momento della riunione) e dall'UVAC di Parma (ufficio per l'Emilia Romagna).
La ASL Marchigiana chiarisce che per i privati non serve alcuna autorizzazione per il trasporto di animali in fiera, anche se li è possibile effettuare vendite, altre ASL consigliano l'autorizzazione del trasportatore e la check list per il veicolo o l'omologazione del contenitore, ma di fatto tutte le ASL interpellate dagli espositori presenti in fiera non rilsciano questi permessi ad allevatori privati.
L'UVAC Emiliana spiega che essendo la singola fiera considerata evento non abituale "permangono gli obblighi relativi alla certificazione veterinaria o altra analoga documentazione di accompagnamento degli animali introdotti in Italia, il cui accertamento rientra nei compiti di vigilanza sanitaria dei Servizi Veterinari delle AUSL", quindi non la registrazione e successiva comunicazione UVAC.

I rappresentanti Linnaeus, inerentemente al trasporto di rettili ed anfibi all'interno del territorio Nazionale, sostengono che una via da seguire è data dal percorso fatto dalla FOI che, dopo aver creato delle linee per il trasporto dei volatili che assicurassero il benessere degli stessi durante il viaggio, ha ottenuto una risposta chiara ed univoca dal ministero, il quale gli conferma la non servono autorizzazioni per il trasporto ad opera dei privati, seppur la destinazione sia una mostra ove è contemplata la vendita.
Dato che alcune incongruenze sembrano essere relative anche al trasporto di rettili ed anfibi da parte dei commercianti regolari, questo lavoro dovrebbe, se necessario anche con le eventuali distinzioni, servire anche a questi, perchè ricordiamo che Linnaeus vuole rappresentare l'intero ambiente terrariofilico, quindi non solo il privato appassionato o allevatore.

In seguito a questo approfondimento è stato chiesto per quale motivo, prima della segnalazione che comprende questi due punti ritenendole "illegali", FederFauna, che si batte per la legalità, non abbia prima verificato la reale necessità di questi.
Lo scrivente non considera concreta la risposta ricevuta, che sommariamente consisteva nello scaricare l'errore su chi ha spinto FederFauna a fare queste segnalazioni (a prescindere dai nomi, che non sono importanti, nelle discussioni fatte è sembrato che FederFauna abbia voluto accontentare solo un paio di suoi tesserati, seppur in una precedente comunicazione il presidente Massimiliano Filippi sosteneva che le segnalazioni erano molteplici).

FederFauna solleva inoltre il problema dei prezzi troppo concorrenziali degli stranieri ed il fatto che in sostanza siamo tutti evasori fiscali, dal detentore di guttatus che riproduce saltuariamente all'allevatore di regius morphs.
Tra le possibili soluzioni al problema della terrariofilia, il Dr. Capasso, a nome di FederFauna, sostiene valida la creazione di differenti tipologie di allevatore, indicativamente dal privato, al piccolo allevamento amatoriale al professionista, da inquadrare in differenti normative, fiscali e sanitarie, ad hoc, seppur gli altri presenti in gran parte concordavano sulla difficoltà di creare e far recepire queste normative al legislatore.
Inoltre emerge la necessità di chiarire e rendere più sicura, dal punto di vista sanitario, l'introduzione su suolo Italiano di animali provenienti da altri paesi comunitari.
A questo titolo, Angelo Cabodi ricorda ancora che per gli spostamenti all'interno della comunità europea, anche ad opera di privati (si spera sempre che i commercianti regolari conoscano ed applichino le normative loro riservate) esistono regolamenti comunitari che talvolta si limitano ad una certificazione sanitaria rilasciata da un veterinario ufficiale (le ASL per noi, ed equivalenti per gli altri paesi), come conferma la comunicazione ricevuta dall'UVAC.
I costi bassi degli animali per gli stranieri, se in regola con le normative fiscali (sia privati che professionisti), non sarà certo influenzato da un diverso, e magari più regolare, approccio sanitario al trasporto di animali in paesi comunitari.

L'incontro si è concluso con l'intento da parte delle associazioni presenti di valutare l'esistenza di punti di oggettivo interesse comune, necessari per una eventuale apertura da parte di tutti ad una collaborazione attiva.
Secondo Linnaeus, FederFauna e molti altri partecipanti all'incontro, è prima di tutto indispensabile individuare in modo univoco le norme fiscali già esistenti (seppur le opinioni raccolte dai commercialisti siano spesso simili, vi sono differenze anche minime sui tetti, sulla necessità di marche da bollo oppure meno, sui tetti con e senza attività lavorativa primaria alle spalle...), capire esattamente se sono già sufficienti a ricoprire tutte le realtà che il nostro hobby racchiude oppure se "manca" qualcosa, ed in caso studiare a tavolino cosa e come proporlo al legislatore.
SIVAE si da disponibile all'implementare questi lavori con linee guida a livello sanitario, non essendo loro campo quello fiscale, ed invita Linnaeus a partecipare ad un incontro tra allevatori già in loro programma.

Siamo stati lieti di notare questa alta affluenza all'incontro, nonostante contemporaneamente lo svolgimento della fiera, ma anche l'interesse che queste problematiche iniziano a destare tra gli appassionati, gli allevatori amatoriali ed i commercianti, e la fiducia che molti hanno riposto nella nostra associazione.

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Fonte: http://www.associazionelinnaeus.it/foru ... 503&t=2419
Ultima modifica di Filly il ven giu 24, 2011 9:56 am, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Non specificata

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