Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

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lelecava
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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda lelecava » mer dic 09, 2009 4:21 pm

Cacchio mi girano le P... perchè ho svuotato e pulito tutto settimana scorsa :evil: .
Ok recupero il disinfettante e nel week farò di nuovo pulizia totale..
Grazie..

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Tortugo
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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda Tortugo » mer dic 09, 2009 9:51 pm

Triunguis ha scritto:Ecco qui le mie 4 carbonarie! 2 maschi e 2 femmine!
Ciao a tutti!

Nicola


Beh, di nuovo un bel gruppetto :wink:

con le foto devi ancora esercitarti però :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: , per metterle un po' più grandi :wink:

@ Lelecava: sinceramente anche nei miei terrari ci sono...ma sono insetti (tipo moscerini) che stanno nel substrato...non sono acari. Gli acari sono un po' più pericolosi, perchè comunque si attaccano alla pelle delle tartarughe (nelle parti più morbide, difficilmente sulle zampe!) (quasi come le zecche!)...io sinceramente non sostituisco il substrato ogni volta che vedo questi insetti, altrimenti dovrei farlo ogni settimana. Quegli insettini sono presenti anche in natura (soprattutto in ambienti umidi!), quindi non mi preoccupo più di tanto :wink:

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda lelecava » gio dic 10, 2009 8:54 am

Ho cercato su google immagini degli acari ed effettivamente sono diversi da quelli che ho io nel terrario.
Facendo mente locale ricordo che mia mamma ha in casa un edera che "nutre" a fondi di caffè e anche li ci sono questi animaletti che vivono da anni quindi presumo sia naturale averli in ambienti umidi,non averli credo sia meglio però... :D

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda Tortugo » gio dic 10, 2009 12:46 pm

lelecava ha scritto:Ho cercato su google immagini degli acari ed effettivamente sono diversi da quelli che ho io nel terrario.
Facendo mente locale ricordo che mia mamma ha in casa un edera che "nutre" a fondi di caffè e anche li ci sono questi animaletti che vivono da anni quindi presumo sia naturale averli in ambienti umidi,non averli credo sia meglio però... :D


Non averli vorrebbe dire: sterilizzare ogni volta tutti i substrati che usi ed utilizzarli per periodi di tempo davvero limitati oppure allevare le tartarughe in ambienti quasi sterili (tipo con carta assorbente o cose del genere), cosa nè naturale, nè fattibile con tartarughe, specialmente quelle adulte...

ti faccio un esempio.. prendiamo le Kinixys homeana, affini alle C. carbonaria, ma meglio ancora alle C. denticulata (tranne per la timidezza!)...vivono praticamente nei materiali di fondo di boschi e foreste (cortecce, foglie..), dove ci sono tante di quelle forme di vita da far paura..non si possono allevare in ambienti sterili, perchè in un ambiente molto umido, basta poco materiale biologico per far attecchire le prime forme di vita...
secondo me è davvero impensabile allevare le carbonaria in ambiente sterile...lo puoi fare se sotistuisci il substrato tutti i giorni e il nuovo che inserisci nel terrario lo sterilizzi come si deve...ma lo stress che provochi agli esemplari non è noteveole, di più :wink: :wink: :wink:

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda lelecava » gio dic 10, 2009 1:00 pm

Beh anch'io credo sia ovvio e naturale avere qualche animaletto ed è impossibile e non logico pulire e sostituire ogni giorno il substrato..
Posso eventualmente usare prodotti naturali che mi sono stati consigliati ma nulla più :)

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda Tortugo » mer dic 16, 2009 12:46 pm

per gli acari, quelli "pericolosi" per gli animali, esiste qualche prodotto che va messo nel terrario, tipo Vapona se non ricordo male..conosco diversi allevatori di altri rettili che la usano o lo usavano (non so se ci sono controindicazioni)..in alcuni negozi ancora si vede qualche pezzetto attaccato su una parete del terrario...ma bisogna chiedere meglio, non conosco il prodotto nè l'ho mai utilizzato...e ho intenzione di farlo per ora! :wink:

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda lelecava » mer dic 16, 2009 1:03 pm

Ho chiamato acari quegli animaletti ma credo di essermi sbagliato,cmq grazie a tutti per i consigli...

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda lelecava » lun dic 21, 2009 9:42 am

Ho pesato e misurato ieri le mie 2 carbo e dopo un mese i numeri sono:
Cherry ha preso 4 millimetri e 12 grammi.
Piccolina ha preso 0 millimetri e 5 grammi.
Tutto questo in un mese, mi dite se tutto è ok? :roll:

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda Agostino » lun dic 21, 2009 2:16 pm

X lelecava
le carbonarie in natura stanno al sole più di quanto si creda e quindi non trascurerei le lampade UV-B .
Ho testato molte lapade a neon e posso dire che quasi tutte hanno una resa almeno del doppio se usate con il riflettore .
Inoltre tutte quelle a basso consumo da me testate, hanno la massima resa se messe in orizzontale; se tenute senza riflettore e messe in verticale il rischio è che arrechino danni agli occhi in quanto i raggi arrivano da tutte le direzioni e non dall'alto . Non sono pochi che hanno avuto problemi agli occhi in queste condizioni.

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda lelecava » lun dic 21, 2009 2:38 pm

Grazie Agostino,io in questo mix di consigli ci ho capito poco, chi dice orizzontale,chi verticale con o senza riflettore,chi dice che le carbonaria prendano pochissimo sole chi il contrario!!!!
Uno come fa a capire?????
Non è una critica anzio ringrazio tutti per i consigli :(

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda Filly » lun dic 21, 2009 4:38 pm

lelecava ha scritto:Grazie Agostino,io in questo mix di consigli ci ho capito poco, chi dice orizzontale,chi verticale con o senza riflettore,chi dice che le carbonaria prendano pochissimo sole chi il contrario!!!!
Uno come fa a capire?????
Non è una critica anzio ringrazio tutti per i consigli :(

L'importante è attrezzare il terrario con le lampade in modo tale che siano le tartarughe a scegliere
il tempo dell'esposizione ai raggi ultravioletti e al calore.

Capisco la tua perplessità ma siccome ogni esemplare si comporta diversamente dall'altro e ognuno di noi riporta la propria esperienza è normale che anche trattandosi di una stessa specie ci sono comportamenti differenti.

Ripeto:l'importante è fornire i parametri di calore, umidità nei valori standard per la specie.

Per la lampada (se compatta) usala orizzontalmente e con riflettore e non sbagli e a non più di 15/20 cm

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda lelecava » lun dic 21, 2009 4:41 pm

Grazie Filly credo Agostino si riferisse ad un intervento di Gip dove diceva che le carbonaria vivendo in zona molto ombreggiate,ricevono pochi raggi solari quindi la mia lampada era ok..
Ti mando un mp per chiedere un paio di cose...

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda lelecava » mar dic 22, 2009 1:56 pm

Qualcuno gentilmente potrebbe dirmi se i parametri di crescita sono buoni per favore :roll:

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda Filly » mar dic 22, 2009 2:11 pm

lelecava ha scritto:Qualcuno gentilmente potrebbe dirmi se i parametri di crescita sono buoni per favore :roll:


Non c'è un andamento di crescita uguale per tutti gli esemplari.
Magari un esemplare più attivo di carattere tenderà a crescere prima perchè mangia più degli altri o ci possono essere fattori genetici o esemplari provenienti da areali diversi che spesso non conosciamo che hanno taglie diverse ecc..
L'importante e che crescano in salute!

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Re: Chelonoidis carbonaria (Spix, 1824)

Messaggioda Tortugo » sab dic 26, 2009 5:18 pm

effettivamente non è possibile avere un riferimento preciso sul tasso di crescita..purtroppo molto dipende dalle condizioni soggettive degli esemplari (spesso alcuni esemplari hanno una quota di parassiti, superiore ad altri, che rallentano un pò la crescita dell'animale, altri esempleri invece lievitano letteralmente)
anche io sono d'accordo sul fatto che la cosa più importante è che l'animale sia in salute e che quando prendi in mano la tartaruga hai la sensazione che sia "piena" (chiaramente in relazione alla sua taglia!) molte volte si vedono tartarughe apparentemente sane che poi in mano danno la sensazione di essere "vuote").
Secondo la maggior parte dei testi, una carbonaria dovrebbe raggiungere i 18 cm circa in 4 anni. :wink:


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