no no, mi prendo la briga io, con l'appoggio dell'associazione di fare delle belle e pesanti lettere di protesta, ma ovviamente non all'etiopia, perchè è ovvio che con i problemi che hanno non gliene può fregare di meno.
La protesta sarrà rivolta a tutti i cites narzionali e al cites internazionale, ai verdi, alle associazioni ambientalistiche.
Quì non si tratta di dispiacere in quanto appassionato, quì si tratta di vergogna, perchè questo è
PATRIMONIO DELL'UMANITA'
Chi vuole aiutarmi iniziamo con il trovare tutti i recapiti possibili di cites nazionali, associazioni per la tutela dell'ambiente (e della fauna)... mail, indirizzi, e tutto quello che può essere sensibilizzato per questa protesta.
Ovviamente nella lettera di protesta cercheremo di difendere e sostenere le farm (a differenza di quello che uno possa immaginare), ma sottolineeremo che questi esemplari in natura devono essere tutelati e protetti.
Se l'etiopia consente di venderle faremo in modo che la cites non permetta di acquistarli, ma di utilizzare solo quelle già presenti nelle farm e negli allevamenti per commercializzare le piccole.
Di adulte prelevate dalla natura ce ne sono fin troppe diventate "a fini commerciali".
chi vuole collaborare, inviandomi contatti, indirizzi, immagini, informazioni su fatti come quelli riportati da Agostino (che aggravano la situazione), bozze della protesta o altro materiale, la mia mail è
danilo1979@libero.it