Tartabeach 2011

Sezione dedicata a fiere, mostre, Acquari e Bioparchi inerenti le tartarughe.
Stefano_A
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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Stefano_A » lun feb 14, 2011 8:29 am

"Se non partecipi, poi non ti lamentare se la mostra non si farà più !"

mi sento in dovere di scrivere queste due righe solo ed unicamente in ragione della frase qui sopra riportata. Francamente non vedo come un'occasione di incontro e scambio tra appassionati vada, in definitiva, a "ridursi" in termini (soprattutto) di mostra, tale da metterne in discussione il proprio futuro qualora non si dovessero registrare adesioni in tal senso. Per partecipare ad un happening come il Tartabech ci sono molteplici modi di farlo, tanti quanti gli stessi aderenti: da chi interviene per dare un volto agli utenti dei forum ai quali partecipa durante l'anno, chi prende spunto per una gita con la famiglia (in quante altre manifestazioni si può vantare lo stesso clima nel quale i bambini godono di spazi propri e vengono intrattenuti con finalità didattiche?), chi espone il frutto dei propri successi riproduttivi, chi ancora in sintonia con la richiesta mostra la bellezza dei propri animali, chi è alla ricerca di materiale specialistico, e tante, tante altre motivazioni che esulano comunque la volontà di portare in mostra i propri animali in fiera. Io personalmente sono da sempre contrario a far viaggiare gli animali (non solo tartarughe) se non STRETTAMENTE necessario (leggi: visite veterinarie) e men che mai mi verrebbe in mente di prendere i 2-3 esemplari più rappresentativi delle mie Malacochersus, impacchettarli, e fargli fare (tra andata e ritorno) 3 gg. pieni fuori casa, lontani dalle ambientazioni e dai parametri ambientali ai quali sono abituate per il solo gusto di "farle vedere in giro. Per questo, mi dico, ci sono le foto digitali ed il potente strumento di social-sharing rappresentato da questo forum. Con ciò NON dico assolutamente che giudichi o abbia mai avuto dei preconcetti nei confronti di chi lo fa e ne fa una ragione di partecipazione: giammai! Dico e ribadisco solo che la MIA partecipazione al Tartabeach in tutti questi anni è stata fatta secondo modalità "altre" che esulano, cioé, l'intento del mostrare i miei animali ma, non per questo, non mi sento di non aver contribuito "a mio modo" allo stesso... Fosse anche soltanto l'instradare mio figlio Roberto all'apprezzamento di tali animali, oltre che le mille occasioni per fare comunella con appassionati come me provenienti da altre Regioni o addirittura l'Estero. Spero vivamente che l'esistenza del Tartabeach si svincoli da questa forzata proposta di adesione a mostrare i propri animali, in quanto per me (e credo per molti altri) il Tartabeach costituisce tanto e molto di più, oltre che "anche" ciò. Ovviamente.
Distinti saluti
Stefano Alcini

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Barbara » lun feb 14, 2011 9:04 am

Io sono pienamente d'accordo con te, il Tartarughe Beach è importantissimo e dà opportunità che non si trovano da nessuna altra parte ed anche questo è un modo validissimo per fare cultura.
Non deve per forza esserci l'espositore amatoriale, a me basta vedere tanti bambini che si avvicinano a questo mondo cercando di capire come vivono le tartarughe e non solo passando ai tavoli gridando che vogliono la sulcatina : Sad : mi basta avere un punto d'incontro con quanti di voi ho conosciuto tramite forum, con quelli che non ho mai conosciuto ma con i quali attacco bottone in fiera per scambiare pareri ed opinioni sui metodi di allevamento.
Penso che questa sia cultura e non solo mercificazione : Thumbup : e sono convinta che non sia la presenza di allevatori amatoriali
a fare la differenza : Wink :

Stefano_A
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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Stefano_A » lun feb 14, 2011 9:15 am

...anche perché Barbara, aggiungo, di Tartabeach ce n'è solo uno ed uno soltanto (inteso come manifestazione specalistica ed esclusiva nell'ambito dei Cheloni), quindi non affatto necessitante di certi "distinguo", come appunto l'esposizione amatoriale, che invece sarebbe stata (immagino) più legittimante qualora vi fossero più e diverse manifestazioni tematicamente analoghe da dover quindi caratterizzare con un particolare "taglio". Ma non è questo il caso.

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda EDG » lun feb 14, 2011 9:18 am

Sono d'accordo con Stefano_A.
Enrico

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Barbara » lun feb 14, 2011 9:18 am

Verissimo Stefano : Thumbup : parole sacrosante!
Io dimenticavo una cosa importante: quanti libricini gratuiti sull'allevamento delle tartarughe sia acquatiche che terrestri regaliamo durante i due giorni di mostra? Non è fare informazione questo? Come vengono investiti i soldi che entrano anche dalla mostra? Non vengono forse usati per i vari progetti tra cui l'Angonoka?
Non vedo quindi dove stia il problema, la mostra invidiata in tutto il mondo e che non ha eguali non può finire solo perché ci sono pochi espositori amatoriali, ci son cose più importanti dietro : Thumbup :

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Agostino
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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Agostino » lun feb 14, 2011 2:16 pm

Da fuori sembra sempre facile, ma gestire la mostra comporta un lavoro enorme e qui siamo tutti volontari.
Uno dei motivi che ci fa dubitare se rifarla, non è il fatto economico(le edizioni precedenti sotto quest'aspetto sono andate bene) ma il fatto che ogni anno diminuiscono gli espositori amatoriali, sopratutto quelli di specie mediterranee.
Proprio perchè è un associazione no profit a gestire la mostra, che senso avrebbe continuarla se diventasse solo commerciale ?
Un altro punto che ci ha fatto diminuire la fiducia è dato dal fatto che nonostante siamo un elevato numero di soci, siano sempre pochissimi i volontari che ci danno una mano.

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Barbara » lun feb 14, 2011 2:27 pm

Sul fatto di dare una mano Agostino penso che il problema più grande sia la vicinanza o meno a Cesena : Rolleyes :

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Agostino » lun feb 14, 2011 4:28 pm

Lo so Barbara, ma la realtà è che i lavori sono da fare e per migliorare sempre di più servono volontari;. le idee si trovano, manca chi le realizza.

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Stefano_A » lun feb 14, 2011 7:32 pm

Agostino ha scritto:Da fuori sembra sempre facile, ma gestire la mostra comporta un lavoro enorme e qui siamo tutti volontari.
Uno dei motivi che ci fa dubitare se rifarla, non è il fatto economico(le edizioni precedenti sotto quest'aspetto sono andate bene) ma il fatto che ogni anno diminuiscono gli espositori amatoriali, sopratutto quelli di specie mediterranee.
Proprio perchè è un associazione no profit a gestire la mostra, che senso avrebbe continuarla se diventasse solo commerciale ?
Un altro punto che ci ha fatto diminuire la fiducia è dato dal fatto che nonostante siamo un elevato numero di soci, siano sempre pochissimi i volontari che ci danno una mano.



Caro Agostino,
cosa dire… Solitamente non prendo parte a discussioni, diciamo, “gestionali”, né su questo forum né su altri dai quali mi sono visto addirittura in passato dimissionario da incarichi/assegnazioni di status; ho sempre soppesato infatti, prima di qualsiasi mia esternazione, la domanda “si, ma io quanto faccio per questo forum/associazione da dire la mia con la pretesa che la si ascolti?” . In questo caso e in questa sede la risposta è la medesima: nulla o, comunque, molto meno di quanti altri facciano per finalità collettive e di corporazione. Purtroppo se una cosa in me lesina è proprio lo spirito di affiliazione ed appartenenza ad un dato “ambito” ma, tant’è, le mie esperienze di vita così m’hanno “uniformato”. Quindi lungi da me avanzare o muovere “pretese” in quanto, appunto, provvisto (almeno credo) di quel minimo di buon senso che altrove mi avrebbe probabilmente anche fatto essere più incisivo e poco restio a poter rispondere contrabattendo, proprio perché forte di una maggiore autolegittimazione, alla tue prime righe... Invece no, innanzi tutto perché sono completamente d’accordo con te e ti assicuro che, anche viste dall’esterno, le proporzioni per mettere in piedi un’organizzazione come quella del Tartabeach sono davvero monumentali. Di fatto, mi sono sempre detto, quanto mirabilmente abbiano sino ad ora rispecchiato la capacità organizzativa di un’Associazione che, sia a livello di immagine, che operativamente (i.e. gli iter burocratico-legali nei quali figura in prima linea, l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, le finalità conservazionistiche, etc.), non ha propriamente eguali in Italia, e non solo nell’asfittico campo dell’erpetocultura… La mia personale consapevolezza infine per quanto concerne la profusione di sforzi da parte di volontari mi è comunque (indirettamente) nota, giacché in gioventù ho militato in ben altri campi dove qualsiasi cosa si intendesse fare passava necessariamente attraverso un attivarsi in prima persona, altrimenti… Il nulla. Proprio in ragione di ciò però ricordo anche molto bene come le iniziative non fossero motivate, traendo linfa vitale, solo ed unicamente dalla certezza di un più o meno vasto riscontro nell’esatta assoluzione del detto che “il gioco valesse la candela”, in quanto erano e costituivano ben più propulsivo carburate sia la Passione che la soddisfazione personale per aver creato dal nulla un qualcosa di importante in primis per sé stessi. Il Tartabeach è diventato fin da subito questo: qualcosa di, più che importante, FONDAMENTALE per il Tartaclub come per tutti gli altri appassionati che vi sono confluiti aderendo ed ogni anno partecipando alla sua manifestazione elettiva/celebrazione. Sarà pur vero che l’aspetto economico non conta, ma con cosa vorremmo perorare cause e progetti se non “anche” con tali proventi? Consentimi inoltre di dissentire dall’artificiosa equazione: meno espositori amatoriali di specie mediterranee = traviamento commerciale dell’iniziativa. Innanzi tutto il ridursi di tali espositori è solo il riflesso di una reale diminuzione degli allevatori di specie mediterranee, non come artefatto di una scarsa propensione ad esporre, ma la concreta difficoltà a gestire tali specie da un punto di vista legale. Non mi riferisco qui alle norme/diritti vigenti per prendere un banchetto e mettere in mostra i propri animali senza scopi di lucro (per questo sono stati illuminanti le precisazioni divulgate in merito dal TCI), ma proprio il cimentarsene nell’allevamento come fino a qualche tempo fa avveniva. Sono diversi gli allevatori che, in ragione dei sempre più nebulosi, indefiniti e ferraginosi iter burocratici, hanno dato forfait con tali specie. Questo, almeno, secondo il MIO personale punto di vista. Inoltre se tutto ciò è, e sicuramente lo sarà, un valido “specchio dei tempi” in quanto “osservatorio privilegiato” per una valutazione dei trend imperanti nell’ambiente, va da sé che la crescita esponeziale dei diversi appassionati li ha comunque portati a cimentarsi con il tempo su progetti un poco più inusuali ed impegnativi.
Riflettiamo pertanto su quale grande perdita sarebbe una così autocastrante decisione.
Stefano Alcini
(che non ha, sino ad ora, MAI acquistato o venduto una singola tartaruga al Tartabeach)

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Agostino » lun feb 14, 2011 10:23 pm

Però, quello che vorrei anche far comprendere ai soci, che non devono continuare a farsi spaventare dalla, spesso illegale prepotenza della forestale; credimi so di molti allevatori che vorrebbero venire ma sono stati spaventati dalla forestale e con i nostri annunci vorremmo anche tranquillizzarli e dirgli che non devono farsi condizionare dai loro comportamenti, e che ora, conosciamo bene le legi e quindi i nostri diritti, non siamo più disposti a subire sopprusi e questo la forestale ormai lo sa e ci pensa bene su prima di agire.

Il tuo concetto non fa una piega, ma però c'è anche un risvolto che non so fino a che punto sia positivo: non so se sia giusto spinge i visitatori verso specie esotiche o comunque alloctone; questo non è certo istruttivo o didattico, ma qui le maqgiori colpe sono delle nuove norme e dell'incapacità dei ministeri a far funzionare un sistema che prmetta di rilasciare semplicemente e velocemente i certificati CITES, con il risultato che poi è incentivata l'illegalità, il bracconaggio e la vendita di esemplari con CITES esteri come quelli provenienti dalla Slovenia, di dubbissima provenienza.

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Tortugo » lun feb 14, 2011 10:59 pm

Su questo ultimo punto devo aggiungere una cosa, perchè mi sembra troppo riduttivo detto in questi termini. io sono un amante delle esotiche, per esempio, e non vedo nulla di poco didattico o cosa in chi preferisce le esotiche alle autoctone. E questo non perchè ho problemi con le leggi o cosa, o perchè non mi va di affrontare l'iter burocratico in quel caso. E' semplicemente questione di gusti! : Wink :

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Giacomo-PG » mar feb 15, 2011 1:32 am

E di sfida!Penso che tutti siano capaci di buttare una coppia di hermanni in giardino e tirare fuori i piccoli,mentre riprodurre regolarmente un'esotica è quasi un'utopia.

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Barbara » mar feb 15, 2011 7:48 am

Giacomo-PG ha scritto:E di sfida!Penso che tutti siano capaci di buttare una coppia di hermanni in giardino e tirare fuori i piccoli,mentre riprodurre regolarmente un'esotica è quasi un'utopia.


E su questo devo togliermi tanto di cappello! Ho sempre affermato e non me ne vergogno che allevo solo mediterranee perché non mi ritengo assolutamente in grado di seguire in maniera continuativa i terrari tra termometri, lampade, termostati, tappetini insomma... già solo le cose base mi renderebbero la vita troppo incasinata e figuriamoci poi tutto il resto decisamente meno facile : Rolleyes :

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Stefano_A » mar feb 15, 2011 7:54 am

Capisco lo "spirito" che ti anima Agostino ma, penso che converrai, come i leciti dubbi (mossi come è stato giustamente sottolineato anche e soprattutto da tuoi gusti e/o convinzioni strettamente personali) non possano trovare sic et simpliciter una loro risoluzione privando la comunità di appassionati, allevatori e generici addetti ai lavori, di un evento del genere. Sono talmente tante le implicazioni ed i risvolti di una tale manifestazione che, a mio avviso, le cause per le quali la faresti venir meno restano comunque incommensurabili rispetto ai molteplici aspetti positivi.

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Re: Tartabeach 2011

Messaggioda Barbara » mer feb 16, 2011 1:33 pm

Penso e spero che il consiglio deciderà di rifarlo, sono troppe le attestazioni di stima pubbliche e private, l'unica mostra di tartarughe a livello mondiale che si fa in Italia non può essere lasciata perdere : Thumbup :


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