Michele ha scritto:Beh, se alla tua Pardalis fai passare la giornata a 40 gradi e la notte a zero, o quasi, puoi star certo che non arriva a Natale.
è si vero che qualche popolazione vive in altipiani che superano i mille metri, dove la notte le temperature sono prossime allo zero, ma la notte non la passano all'addiaccio in attesa che passi una polmonite.
Si rifugiano in tane, spesso scavate da altri animali, dove le temperature rimangono relativamente miti grazie al rilascio, da parte del terreno, del calore accumulato durante la giornata.
In sostanza, la notte non scendere sotto i 18 gradi specialmente se si tratta di esemplari baby
Michele for president....ma anche solo for teacher, basterebbe
. Un modo di spiegare unico, sintetico e pratico!
Aggiungo solo che molti pensano erroneamente questa cosa, pensano che di giorno queste tartarughe possono stare a 40°C e di notte anche a 5°C. Non è così chiaramente. Andando oltre nell'analisi, sul comportamento dell'animale, si può capire che in realtà è proprio come detto precedentemente da Michele.
Se l'animale è grande e in perfetta salute potrebbe anche andar bene. Se invece l'esemplare è piccolo sarebbe il caso di evitare, per prevenire, più che altro....che è sempre meglio che curare (cosa dispendiosa dal punto di vista economico, da quello dello stress e soprattutto, in primiis, per l'animale stesso!). Generalmente per le tartarughe i tappetini riscaldanti sono da evitare, per cui come mezzo di riscaldamento per la notte dovresti optare per una lampada in ceramica, se proprio le temperature scendono molto.