I bastardi sono più robusti perchè i vari incroci non pilotati tra diverse razze tendono a far tornare il genoma migliore, cioè pulito dai difetti di selezione(che in molti casi sono il fine stesso della selezione, vedi tutte le razze col prognatismo, oppure associati a mutazioni estetiche favorevoli, vedi tutte le patologie con maggiore incidenza in determinate razze). Il caso delle specie selvatiche è diverso. In primo luogo, per quanto la tassonomia possa essere precisa, qualsiasi categoria consideriamo è comunque una convenzione umana: ci sono "specie" che sono ancora così compatibili da poter essere interfertili pressochè all'infinito, come martora(Martes martes)Xfaina(Martes foina), moltissime specie di anfibi e, per restare in temi più vicini a "noi", anche innumerevoli specie di tarte acquatiche anche di continenti diversissimi! poi ci sono altre specie che per un qualsiasi motivo non sono completamente compatibili, ovvero ci sono una serie di meccanismi naturali che portano l'ibrido a non sopravvivere o comunque a non riprodursi. Questi meccanismi possono appunto essere postnatali, ovvero successivi alla nascita dell'ibrido, e l'esempio più famoso è il mulo(non è vero che sia sterile, però il maschio nasce con un pene vestigiale, per cui non ha modo di veicolare il suo sperma fertile fino a fecondare gli ovuli altrettanto fertili di una mula), oppure prenatali(aborto, incomprensioni nei rituali di corteggiamento, semplice incompatibilità meccanica degli organi genitali, etc...). Io credo che esista un pattern pressochè infinito di variabili che portano alla robustezza e fertilità o meno di un ibrido; in definitiva ci sono casi documentati di "miscugli" adatti alla vita in natura, come le Terrapene, e altri che non lo sono, come gli ibridi graecaXhermanni...
Visto che in questo papiro sto perdendo un po' il senso della discussione taglio corto: interessante spunto di riflessione!