Beh, questo è terreno fertile per le mie "polemiche"...considera che sono una persona che non ne fa quasi mai, perchè ho sempre massimo rispetto per tutti, e soprattutto la presunzione, di cui tu mi "accusi", ti posso garantire che non fa parte proprio del mio carattere. Chiaramente non ci sonosciamo di persona, per cui non puoi neanche lontanamente pensarlo o ipotizzarlo, senza averne un valido motivo, per cui ti iviterei ad evitare determinate espressioni a sostegno delle quali non hai prove evidenti.
Ora invece affrontiamo il discorso più importante, che è la tartaruga.
Chiaramente il discorso inizia con una premessa: riallacciandomi a quanto detto da Filly, mi domandavo come potevi chiedere il sesso dell'esemplare, con foto fatte dall'alto, inquadrando il carapace o solo il collo al di fuori della sabbia...poi chiaramente, leggendo le schede da cui hai tratto informazioni, ho capito, volevi valutarlo dalle macchie presenti sul carapace.
Per il resto mi sembrava di averti detto che la sabbia era perfetta come granulometria, secondo me, per cui non puoi dire che non ti ho dato un aiutino.
ma andiamo avanti:
Ho visto le fonti che hai linkato: si capisce bene che la scheda scritta per tartarughe.info ha tratto spunto da quella di amiciinsoliti.....
spero questa affermazione venga letta con il giusto criterio, senza dare adito a polemiche sterili!Ora, proprio perchè a me piace essere preciso, sono andato a spulciarmi le fonti da cui è stato attinto materiale per poter scrivere la scheda di amiciinsoliti.
Se l'avessero fatto anche altri avrebbero notato che da 5 fonti su 6 (la sesta non riesco ad aprirla!) non risulta da nessuna parte quello che è stato scritto, non c'è nessun riferimento alle macchie più grandi o più piccole come parametro per poter determiare il sesso.
Quindi ti dico che a me piacerebbe leggere la fonte da cui è stata tratta questa notizia, senza nessun tipo di presunzione, come da te ipotizzato!...solo a scopo culturale, non sto scherzando.
In ultima analisi vorrei aggiungere questo: tra le fonti che ho letto c'è
Tartarughe di terra, palustri e marine, di Vittorio Menassè. Il testo "risale" al 1997, e presenta, come visibile a tutti i lettori, dati piuttosto vecchi. Questa non è una critica al testo, anzi, che ho letto con piacere, ma è solo un dato di fatto: non è altro che lo specchio delle conoscenze che si avevano in quegli anni. Lo dimostra il fatto che la
spinifera è ancora chiamata
Amyda e non
Apalone, così come alcuni passaggi un pò particolari, che chiaramente non si possono condividere facilmente:
questo è l'incipit...per esempio:
"Fra i tanti animali di cui è possibile l'allevamento domestico, le tartarughe sono tra quelli che richiedono meno cure [...]"
ne potrei citare altri, ma sto diventando noioso!
Questo è solo per sottolineare l'importanza delle fonti da cui si attinge, per avere notizie migliori e più attendbili, oltre che più attuali.
Chiudo il discorso dicendo un paio di cose: non voglio dire che le informazioni che si trovano scritte non sono valide. Alcune potrebbero essere imprecise, perchè magari tratte da fonti che hanno già imprecisioni al loro interno, quindi non possono essere date come assolute.
E per aiutarti, ho letto al volo altri 4-5 testi, diciamo piuttosto importanti! Su nessuno c'è scritto delle macchie più grandi nella femmina, ma ti posso dire che su almeno due c'è scritto che i maschi, raggiunta la taglia adulta, tenderebbero a mantenere il pattern tipico degli esemplari giovani, mentre le femmine tenderebbero a perdere colore, quindi ad avere un pattern più "sbiadito".
Questo, chiaramente, è quanto risulta da animali selvatici, per cui non è detto che in cattività sia lo stesso.
Spero di essermi spiegato. Non sono affatto nervoso, anzi, ma sinceramente mi "annoio" quando leggo interventi in cui si dice "secondo me è femmina" quando in realtà l'animale è assolutamente non sessabile (a causa della taglia generalmente!).