Giuseppe Liotta ha scritto:quelli in foto infatti sono quasi tutti wild (Raiman ha avuto i permessi per prelevare esemplari in natura) ma anche animali più giovani mostrano gli stessi tratti morfologici.:
Giuseppe Liotta ha scritto:dai, aspetto di vedere il resto dei tuoi esemplari con le foto dei profili, mi raccomando
massimiliano ha scritto:per le tarte per me è la stessa cosa, in varie zone ci sono certamente forme locali, probabilmente anche molte di piu di quelle ad oggi conosciute, ma prima di dire che sono sottospecie..ce ne passa parecchia..
Giuseppe Liotta ha scritto:proprio perche ne deve studiare le caratteristiche ha raccolto grossi campioni di esemplari appartenenti a diverse ssp senza badare alla bellezza, al colore o ai difetti, proprio perche se vuoi studiare bene una ssp non puoi prendere in considerazione solo gli esemplari più belli o colorati, guarda che M.R. non è uno sprovveduto.
massimiliano ha scritto:ps: con tutto il rispetto di Reinmann, io non ho trovato su internet un solo lavoro scientifico da lui pubblicato, se ci sono accetto la segnalazione.
EDG ha scritto:Il problema fondamentalmente è questo. Reimann può essere un grandissimo esperto delle Testudo, ne alleva di tutti i tipi e ha la fortuna di osservarle in natura, ma perchè si è limitato a questo senza analisi genetiche? Può avere ragione a parole, ma ci vogliono le prove per arrivare a conclusioni concrete. E' un biologo di fama mondiale, dovrebbe averne tutte le capacità, ma non capisco perchè non sembra interessato a scrivere articoli di rilevanza scientifica.
massimiliano ha scritto:allora, premetto che non voglio essere polemico , è che di base sono cinico e scettico di carattere (saranno gli effetti di decenni di matrimonio) e scrivendo mi viene spesso da essere rude e a volte chi legge fraintende, la mia teoria è che semplicemente natura non facit saltum, faccio un esempio , io pesco da una vita, e la comunissima carpa, diffusa ovunque da millenni, gia ci sono tre varietà molto differenti (con le scaglie - carpa regina, con poche scaglie grosse - carpa a specchi - senza scaglie carpa cuoio) e per chi non le conosce sembrano pesci diversissimi. Poi se la peschi in un torrente appennico al massimo arriva a 5-6 kg, nel PO arriva a 30 kg, in alcuni laghi anche a 40kg, se il fondale è di sassi la carpa è biancastra, se c'è fango la carpa è gialla, se c'è detrito organico la carpa ha le pinne nere. se mangia molti gamberi, prende colore rosso, se nel fiume c'è molta corrente la carpa è affusolata, se il fiume è lento la carpa è tozza (in romagna si dice "gobba" e i vecchi pescatori pensavano fosse un altro pesce..), per non parlare delle selezione fatte dall'uomo partendo da animali con mutazioni di colore (carpe koi)
Ma alla fine è sempre la stessa specie, non ci sono neanche sottospecie.
per le tarte per me è la stessa cosa, in varie zone ci sono certamente forme locali, probabilmente anche molte di piu di quelle ad oggi conosciute, ma prima di dire che sono sottospecie..ce ne passa parecchia..
per avere sottospecie distinte la differenza deve essere chiara, evidente, presente in quasi tutti gli individui . io queste differenze cosi evidenti tra tante delle sottospecie accettate o no, sia del gruppo asiatico delle ibere che nelle greche africane , non ce le vedo.
ricordiamoci che c'è ancora chi parla di marginata sarda e marginata weissengeri , quando è stato scientificamente (e sottolineo scientificamente) dimostrato che la specie è una sola senza sottospeci. idem per la bufala di t. werneri.
ecco , io la penso cosi, con tutto il rispetto per quelli a cui piace allevare tarta selezionate.
ps: con tutto il rispetto di Reinmann, io non ho trovato su internet un solo lavoro scientifico da lui pubblicato, se ci sono accetto la segnalazione.
... e mi risulta che qualche tarta la vende..questo detto con la massima invidia per chi vive in un paradiso di tarte.
noster ha scritto:Proprio perchè un lavoro scientifico per essere tale può richiedere decine di anni.
noster ha scritto:Non penso che sia un articolista da rivista specializzata o forumista che pubblica le sue "scoperte" per far vedere quanto è bravo.
Giuseppe Liotta ha scritto:se non leggi molto su di lui è perche molto probabilmente se ne frega
Giuseppe Liotta ha scritto:Non sono d'accordo con te quando dici che una ssp deve essere facilmente riconoscibile, fidati che sbagli!
perche ad esempio ci sono hh che tranquillamente scambieresti per hb e viceversa.
ad ogni modo, non si può pretendere che una ssp (di qualsiasi forma di vita) debba avere un cartello identificativo leggibile a tutti..
ad esempio le Emys trinacris, addirittura non son più una ssp di Emys orbicularis, ma una specie distinta, eppure risulta spesso impossibile distinguere una E.trinacris da una E.orbicularis
Giuseppe Liotta ha scritto:Il caso delle marginata sarda è proprio come lo hai descritto tu, ovvero si tratta di marginata provenienti dalla Grecia e se quelle sarde di solito sono mediamente più grosse è solo perché ai tempi venivano importati gli animali più grossi, che riproducendosi hanno fatto si che gli esemplari oggi presenti siano altrettanto grossi (deriva genetica).
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