Messaggioda tartamau » gio lug 26, 2012 5:32 pm
E' normale che nei posti disabitati l'esistenza di una popolazione possa passare inosservata, e vista la densità abitativa della Sardegna, c'è da stare certi che gli animali in natura siano ancora molti e difficili da raggiungere. Da Oristano in su, i sardi lo sanno, c'è come una linea di demarcazione data dall'uso dei muretti a secco che delimitano le proprietà. Differentemente che da altre parti, uno che gira non passa mai inosservato e certe volte è pure difficile addentrarsi in certe zone per come sono recintate o delimitate da vegetazione pungente ed impenetrabile... Per fortuna!
Per Pie182. Da me gli animali in estate sono attivi più al tramonto che alla mattina, anche se è vero che all'alba sono tutti fuori a prendere il sole, magari rientrando nei nascondigli quasi subito. Mi ricordo che avevo 16 anni, a Costa Rei era metà giugno, convinsi mio fratello ad alzarsi all'alba, facemmo chilometri nella macchia sino alle 10 di mattina senza incontrare nulla per due giorni consecutivi, ma è anche vero che non ci allontanammo molto dall'abitato. Del resto non eravamo motorizzati... Di contro in altra zona, sperando che ad oggi non ci abbiano costruito, andando presto al mare mi attraversò inaspettatamente una hermanni, erano poco più delle 8 di mattina (1991), e nel giro di pochi minuti incontrai altri 4 esemplari. La popolazione si concentrava in un piano poco distante dall'abitato, separato da una scarpatella resa inaccessibile dalla fitta macchia mediterranea. Quello che mi colpì fu però l'osservare una infinità di camminamenti visibili tra l'erba secca, e tanti, tanti nidi predati con gusci di uova sparsi ovunque. Ma bastava allontanarsi di un centinaio di metri da quella zona, che non trovavi più nulla...
Vedere le tartarughe in natura è un'emozione enorme, ma deve essere chiaro che devono restare lì. Ed è bene non raccontare anche in buona fede a nessuno il posto, per evitare che l'indicazione arrivi a malintenzionati.
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