i cambiamenti climatici e il Letargo.

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FRIDA
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i cambiamenti climatici e il Letargo.

Messaggioda FRIDA » sab gen 11, 2014 6:11 pm

Salve A tutti di Nuovo!
Mi sono appena presentata nel forum apposito e volevo discutere su di un problema che mi sta capitando quest'anno.

Posseggo una femmina di tartaruga di hermann, tre anni fa la presi in consegna da chi non la poteva piu' accudire, e mi fece l'anno dopo il regalo di tre uova, quest'anno invece ne sono nate 5.
Il letargo lho sempre effettuato in un terrario autocostruito abbastanza grande, e lo posizionavo sotto una tettoia, quindi all'aperto, ma in posizione sopraelevata.
Lo scorso anno, è andato tutto lisco; Da sole, ho notato che avevano smesso di mangiare e rallentavano il bioritmo, quindi gli preparavo il terrario e fino a quando non le vedevo riprendersi per primavera le lasciavo cosi'.
Quest'anno ho riscontrato un problema. Ho rifatto gli stessi passaggi, a Novembre è arrivato il freddo, e mi sono attivato nel metterle nello stesso posto, Pero sono circa 4 settimane che qui dove risiedo la temperatura notturna arriva a 12 gradi, tre giorni fa alle sei di mattina registravo 16 gradi, quindi mi sono incuriosito e sono andato a controllarle(di sera) erano immobili ed ho pensato: ok!
Invece ricontrollando di giornio, ho notato spostamenti, camminamenti, e reazioni agli stimoli esterni(se tocchi una gambina si muovono) tutto molto lentamente, ma comunque cè movimento.


Ora il dilemma è:
- Spostare le tartarughe in un luogo piu' freddo? (ma che comunque finche ci sara questa temperatura anomala sara sempre in una range tra 6/10° notturni)

- Svegliare le tartarughine e posizionare il terrario in casa aumentando scalarmente le temperature?

- Lasciarle cosi come sono?


Questo il dilemma che da giorni mi attanaglia.
Scusate il dilungamento!
Consuelo!

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Agostino
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Re: i cambiamenti climatici e il Letargo.

Messaggioda Agostino » sab gen 11, 2014 6:50 pm

Certo che l'errore è di base, dovei fargli fare il letargo all'aperto nella terra che gli garantiva giusta umidità e temperatura meno incostante.
Ora però la frittata è stata fatta, non credo comunque che questo caldo continui a lungo, è sopra le medie stagionali e quindi non dovrebbero subire grossi danni. Stai attenta che siano sempre in condizioni di substrato umido. Siamo ad inizio gennaio e quindi l'inverno è ancora lungo.
Se erano in terra, sotto una casina ben isolata e sotterrate, sentivano meno le variazioni, ma se la temperatura esterna supera i 15 °C è facile che vengano fuori ugualmente ma poi di pomeriggio rientrano e non ci sono problemi.
In questa fase è molto più pericoloso che si disidratino del fatto che non mangiano, tanto se sono sane saranno piene di scorte dal 2013.

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Re: i cambiamenti climatici e il Letargo.

Messaggioda FRIDA » sab gen 11, 2014 7:13 pm

Ma io sinceramente in terra le avrei lasciate, ma abito in campagna, tra pollaio e macchia mediterranea, di predatori ce ne sono a bizzeffe, quindi sono stata obbligata in un certo senso.

Per l'umidita consigli di lasciare un contenitore con dell'acqua (cosa che ho fatto), o vaporizzare dell'acqua a cadenza regolare(cosa che non ho fatto?)

Un ultima cosa, per valutare la salute generale degli esemplari durante questo periodo, basta controllare la reattivita al tocco esterno?

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Tartaboy
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Re: i cambiamenti climatici e il Letargo.

Messaggioda Tartaboy » dom gen 12, 2014 2:57 am

E' molto importante nebulizzare regolarmente i giovani che fanno letargo controllato, come ti ha detto Ago l'umidità è il parametro più critico, specialmente in esemplari giovani. Per le temperature balorde, un po' è vero che la stagione è strana, ciò che possiamo fare è coprire con foglie secche tutto, sperando che lo strato d'aria isoli anche dalle rapide risalite del termometro...
Vincenzo

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Re: i cambiamenti climatici e il Letargo.

Messaggioda FRIDA » dom gen 12, 2014 9:10 pm

Sera,
faro' in questo modo allora nebulizzando un po' d'acqua.


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