Quando si parla delle tartarughe in Sardegna, e della loro origine, è difficile trovare pareri unanimi, e spesso le discussioni finiscono con il prendere toni troppo accesi, senza comunque chiarire i dubbi iniziali. Finalmente ho trovato un documento (abbastanza recente) molto interessante, che chiarisce meglio tutta la situazione. Vi invito a leggerlo.
http://www.senckenberg.de/files/content ... rdinia.pdf
Riassumendo, le conclusioni (con mie interpretazioni) sono queste:
- Testudo graeca = introdotta dall'uomo circa 2200 anni fa, dalle coste del Nord Africa (Tunisia, Algeria), ma da un punto di vista genetico ci sono delle differenze rispetto alle popolazioni di origine, quindi è accettabile considerarla una sottospecie a parte, ovvero Testudo graeca sarda.
- Testudo marginata = anch'essa introdotta dall'uomo, dalla Grecia.
- Testudo hermanni hermanni = si può considerare l'unica tartaruga realmente autoctona della Sardegna, un rifugio glaciale sull'isola e differenze genetiche rispetto alla popolazione siciliana, escludono che sia stata importata. La sottospecie rimane la stessa, ma in tal caso ha più senso fare una distinzione di "ceppo".
- Emys orbicularis = anche se presente nell'isola in tempi remoti, la popolazione originale si è estinta e quella attuale è stata importata dall'uomo, come confermano le analisi genetiche che la riconducono a sinonimo di Emys orbicularis galloitalica.