tartarughe sequestrate

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
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Barbara
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tartarughe sequestrate

Messaggioda Barbara » ven mag 28, 2010 5:16 pm

Un amico mi ha inviato via mail questo link, la notizia è stata data anche al Tg3 della regione Emilia Romagna. Non c'è scritto se sono tartarughe rubate oppure no, di certo le autorità stanno indirizzando le loro indagini su siti di annunci (non soltanto il classico Italypet) nei quali vengono commerciate tartarughe senza documenti che sono nel 99% dei casi rubate o bracconate.
Non so se è un refuso ma nell'articolo dice che erano state messe all'asta e potrebbero anche essere state su ebay, io stessa avevo segnalato l'inserzione di un animale all'asta diversi anni fa :(
La raccomandazione che non ci stancheremo mai di fare è quella di non acquistare tartarughe su siti online, le multe sono salatissime anche per chi compra e c'è anche la denuncia penale!
Inoltre chi acquista incentiva il mercato nero ed il bracconaggio quindi pur dicendo di amare le tartarughe di fatto ne incentiva la cattura indiscriminata :(
http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/F ... online.asp

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda brnpla_it » ven mag 28, 2010 5:43 pm

aggiungo anche questo:

http://www.sienafree.it/index.php?optio ... Itemid=554

Oltre 100 tartarughe rare rinchiuse senz'aria dentro pacchi postali e spedite come oggetti sono state sequestrate a Siena e in altre città italiane nell'ambito di una complessa indagine condotta dalla Sezione Investigativa del Servizio CITES del Corpo forestale dello Stato e dal Corpo forestale di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna con il coordinamento della Procura della Repubblica di Tempio Pausania.

Gli animali, gravemente maltrattati, viaggiavano segregati in pacchi asfittici, immobilizzati con zampe e code avvolte con nastro adesivo da imballaggio per arrivare a destinazione senza problemi.

L'operazione è partita dal sequestro di due pacchi postali presso la dogana di Santa Teresa di Gallura che contenevano oltre una dozzina di tartarughe mediterranee appartenenti a varie specie tutelate dalla Convenzione di Washington.

E' scattata quindi un'attivittà di intelligence che ha portato all'esecuzione di perquisizioni domiciliari in diverse città italiane come Palermo, Benevento, Siena e Como e al sequestro di altri esemplari.

Quello che ne è emerso è un vasto traffico commerciale che, servendosi anche della rete internet, è riuscito a fruttare centinaia di migliaia di euro l'anno. Un vero proprio e-commerce illegale di animali e piante che, sfuggendo facilmente ai controlli, trascura aspetti fondamentali come l'osservanza del benessere animale, delle norme veterinarie e sanitarie e ignora il divieto di commercio di specie in via d'estinzione.

Tra le tartarughe sequestrate, oltre alla Testuggine greca e a alla Testuggine di Hermann, anche esemplari della rara Testuggine marginata (Testudo marginata), presente quasi esclusivamente in Sardegna, la quale può raggiungere ad esempio sul mercato illecito quotazioni di 1.000 euro in Germania e addirittura di 5.000 euro in Giappone.

Il cerchio delle indagini va stringendosi attorno ai primi responsabili individuati, ma si ipotizza l'esistenza di un vero e proprio clan dedito all'attività criminosa, una banda che avrebbe impoverito il patrimonio faunistico della Sardegna, depredandolo di centinaia di esemplari protetti. Gli indagati dovranno rispondere di gravi maltrattamenti inflitti agli animali e di violazioni delle norme dettate dalla Convenzione di Washington, a tutela delle specie minacciate di estinzione.

Le tartarughe terrestri mediterranee, insieme ad alcune specie di rapaci, anfibi e rettili, sono vittime dell'azione criminosa dell'uomo che, prelevandole indiscriminatamente dai propri habitat, ne provocano l'estinzione oltre a causare una grave perdita di biodiversità.

http://www.sienafree.it/index.php?optio ... Itemid=554

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Giacomo-PG » dom mag 30, 2010 4:15 pm


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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Agostino » dom mag 30, 2010 10:22 pm

Il primo caso, quello di Forlì, non abbiamo capito chi è l'imputato, abbiamo solo visto l'articolo sui quotidiani della zona venerdì mattina.
Mentre il sequestro di Forlì, probabilmente si tratta di una vendita di esemplari nati in cattività, messi in vendita sul web, il secondo caso è certamente molto più grave, visto che sembra si tratti di esemplari catturati in natura; quindi è un bene che questi delinquenti siano stati scoperti !

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Barbara » lun mag 31, 2010 6:17 am

In questo topic viewtopic.php?f=33&t=17296 ho parlato anche degli sviluppi relativi ad un furto, le tartarughe sono state ritrovate (non tutte ma buona parte) sempre su siti di annunci.
Come dice Agostino anche per me la gravità cambia: diverso è se un allevatore decide di vendere le sue anche se non si può fare, gravissimo se le tartarughe sono rubate o bracconate.
Attenzione perché TUTTI quelli che vendono tartarughe rubate o bracconate dirà che sono un'eredità dei nonni, una vecchia morta morta, oppure ancora che vogliono cambiare specie allevata e mille scuse però poi se vengono beccati (e ultimamente le indagini sono più fitte) multa e denuncia vengono fatte anche a chi acquista.

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Flavio
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Flavio » mar giu 01, 2010 8:08 am

Penso sia giusto fermare chi fa mercimonio senza tra l' altro tutelere la salute degli animali.
Giovedì scorso ho inviato un fax alla sede centrale di Torino (a seguito di una telefonata intercorsa e presentazione da parte mia )
in pratica una pagina dell' Informaffare ( rivista locale di annunci ) dove una signora di Biella offriva tartarughe di terra
( hermanny )e visto che dopo averla avvisata, persisteva imperterrita, l' ho castigata.
Il problema di fondo è che tutte ste menate sono figlie delle leggi restrittive attuali.

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » mar giu 01, 2010 1:39 pm

Flavio ha scritto:Penso sia giusto fermare chi fa mercimonio senza tra l' altro tutelere la salute degli animali.
Giovedì scorso ho inviato un fax alla sede centrale di Torino (a seguito di una telefonata intercorsa e presentazione da parte mia )
in pratica una pagina dell' Informaffare ( rivista locale di annunci ) dove una signora di Biella offriva tartarughe di terra
( hermanny )e visto che dopo averla avvisata, persisteva imperterrita, l' ho castigata.
Il problema di fondo è che tutte ste menate sono figlie delle leggi restrittive attuali.

Di animali certificati ce ne sono quanti se ne vogliono, ma a tutt'ora si preferisce acquistare esemplari senza documenti. Capisco la persona che cerca di dar via animali a lui nati, ma non certamente chi le ruba o braccona per rivenderle. Questo non è imputabile alla normativa, ma a semplice avidità e ricerca del guadagno facile e/o dell'affare. Molti si nascondono dietro questo alibi. Certo, e te lo posso dire per esperienza diretta, la procedura per il rilascio dei cites è lunga e laboriosa, nonché costosa. Se uno ha sempre fatto le cose in regola non ha però nulla da temere, tuttavia noto molta reticenza all'adeguarsi... E certe volte mi chiedo pure perché!!!
Aggiungo inoltre che se le cose non fossero cambiate, quegli animali così miseramente spediti sarebbero stati facilmente "sanati" con finte donazioni gratuite. E non so cosa sia peggio, in quanto questa notizia spaventerà certamente bracconieri ed acquirenti. E non mi si dica poi che la gente non sa che le tartarughe devono avere i documenti e che non possono essere spedite, perché chi le acquista è ben cosciente di quello che fa e nessuno lo obbliga per giunta!
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Flavio » mar giu 01, 2010 1:57 pm

tartamau ha scritto:
Flavio ha scritto:Penso sia giusto fermare chi fa mercimonio senza tra l' altro tutelere la salute degli animali.
Giovedì scorso ho inviato un fax alla sede centrale di Torino (a seguito di una telefonata intercorsa e presentazione da parte mia )
in pratica una pagina dell' Informaffare ( rivista locale di annunci ) dove una signora di Biella offriva tartarughe di terra
( hermanny )e visto che dopo averla avvisata, persisteva imperterrita, l' ho castigata.
Il problema di fondo è che tutte ste menate sono figlie delle leggi restrittive attuali.

Di animali certificati ce ne sono quanti se ne vogliono, ma a tutt'ora si preferisce acquistare esemplari senza documenti. Capisco la persona che cerca di dar via animali a lui nati, ma non certamente chi le ruba o braccona per rivenderle. Questo non è imputabile alla normativa, ma a semplice avidità e ricerca del guadagno facile e/o dell'affare. Molti si nascondono dietro questo alibi. Certo, e te lo posso dire per esperienza diretta, la procedura per il rilascio dei cites è lunga e laboriosa, nonché costosa. Se uno ha sempre fatto le cose in regola non ha però nulla da temere, tuttavia noto molta reticenza all'adeguarsi... E certe volte mi chiedo pure perché!!!
Aggiungo inoltre che se le cose non fossero cambiate, quegli animali così miseramente spediti sarebbero stati facilmente "sanati" con finte donazioni gratuite. E non so cosa sia peggio, in quanto questa notizia spaventerà certamente bracconieri ed acquirenti. E non mi si dica poi che la gente non sa che le tartarughe devono avere i documenti e che non possono essere spedite, perché chi le acquista è ben cosciente di quello che fa e nessuno lo obbliga per giunta!


Come al solito sono parzialmente daccordo con te.
Chi smercia illegalmente compie un reato, chi smercia animali rubati ne compie due e fin quì penso si sia daccordo, il fatto che sia difficile ottenere i cites è uno degli ostacoli ( a mio avviso ) maggiori per chi persegue la legalità.
Ho sei hermanni ( le mie prime nate ) che hanno deposto ed i genitori sono certi, dovrei solo cipparle e chiedere l' avvio della pratica ( e farle fecondare naturalmente ) ed avrei piccoli vendibili o regalabili, cosa che non farò, almeno finchè non mi si dirà cosa fare dei miei innumerevoli piccoli nati e non ceduti come patate al mercato.
Ma a questo punto, siamo davvero sicuri che le "finte cessioni" ( certamente documentabili e non di animali rubati ) siano la cosa peggiore?

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Flavio » mar giu 01, 2010 2:03 pm

Una breve riflessione: se quindici anni fà ho denunciato la detenzione, a distanza di anni, confrontando il dna con i piccoli posso documentare che gli animali in mio possesso sono e sono stati sempre quelli, che cacchio di seconda generazione devo aspettare, vogliono farmeli fotografare, cippare, marchiare?.... Va bene, ci stò ma il resto che senso ha?

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » mar giu 01, 2010 5:35 pm

Flavio ha scritto:
tartamau ha scritto:
Flavio ha scritto:Penso sia giusto fermare chi fa mercimonio senza tra l' altro tutelere la salute degli animali.
Giovedì scorso ho inviato un fax alla sede centrale di Torino (a seguito di una telefonata intercorsa e presentazione da parte mia )
in pratica una pagina dell' Informaffare ( rivista locale di annunci ) dove una signora di Biella offriva tartarughe di terra
( hermanny )e visto che dopo averla avvisata, persisteva imperterrita, l' ho castigata.
Il problema di fondo è che tutte ste menate sono figlie delle leggi restrittive attuali.

Di animali certificati ce ne sono quanti se ne vogliono, ma a tutt'ora si preferisce acquistare esemplari senza documenti. Capisco la persona che cerca di dar via animali a lui nati, ma non certamente chi le ruba o braccona per rivenderle. Questo non è imputabile alla normativa, ma a semplice avidità e ricerca del guadagno facile e/o dell'affare. Molti si nascondono dietro questo alibi. Certo, e te lo posso dire per esperienza diretta, la procedura per il rilascio dei cites è lunga e laboriosa, nonché costosa. Se uno ha sempre fatto le cose in regola non ha però nulla da temere, tuttavia noto molta reticenza all'adeguarsi... E certe volte mi chiedo pure perché!!!
Aggiungo inoltre che se le cose non fossero cambiate, quegli animali così miseramente spediti sarebbero stati facilmente "sanati" con finte donazioni gratuite. E non so cosa sia peggio, in quanto questa notizia spaventerà certamente bracconieri ed acquirenti. E non mi si dica poi che la gente non sa che le tartarughe devono avere i documenti e che non possono essere spedite, perché chi le acquista è ben cosciente di quello che fa e nessuno lo obbliga per giunta!


Come al solito sono parzialmente daccordo con te.
Chi smercia illegalmente compie un reato, chi smercia animali rubati ne compie due e fin quì penso si sia daccordo, il fatto che sia difficile ottenere i cites è uno degli ostacoli ( a mio avviso ) maggiori per chi persegue la legalità.
Ho sei hermanni ( le mie prime nate ) che hanno deposto ed i genitori sono certi, dovrei solo cipparle e chiedere l' avvio della pratica ( e farle fecondare naturalmente ) ed avrei piccoli vendibili o regalabili, cosa che non farò, almeno finchè non mi si dirà cosa fare dei miei innumerevoli piccoli nati e non ceduti come patate al mercato.
Ma a questo punto, siamo davvero sicuri che le "finte cessioni" ( certamente documentabili e non di animali rubati ) siano la cosa peggiore?

Una volta dimostrata la seconda generazione, e credo che tu possa farlo tranquillamente (se non che non iniziando mai ed essendo lunga e snervante la procedura rimarrai sempre nel dubbio), ti certificheranno anche tutti gli animali nati a te, anche 15 anni fa. Quindi potrai dare via anche gli animali che in questo momento sono in sovrannumero. Mi sembra che questa cosa, che ho scritto mille volte e che posso tranquillamente documentare, non si voglia intendere e che ci sia come al solito tanta disinformazione. Dalla mia posso dire che queste trafile le conosco bene...
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Flavio » gio giu 03, 2010 7:52 am

Una volta dimostrata la seconda generazione, e credo che tu possa farlo tranquillamente (se non che non iniziando mai ed essendo lunga e snervante la procedura rimarrai sempre nel dubbio), ti certificheranno anche tutti gli animali nati a te, anche 15 anni fa. Quindi potrai dare via anche gli animali che in questo momento sono in sovrannumero. Mi sembra che questa cosa, che ho scritto mille volte e che posso tranquillamente documentare, non si voglia intendere e che ci sia come al solito tanta disinformazione. Dalla mia posso dire che queste trafile le conosco bene...


Il problema Tartamau, stà proprio in quello che tu continui a scrivere e ripetere, ( che farebbe la gioia e toglierebbe dalle grane molti "vecchi" allevatori ) purtroppo quello che tu dichiari, non trova riscontro in nessuna delle sedi Cites che io ho consultato, compreso Roma.
Siccome la mia buona fede, ed il mio impegno per semplificare e rendere percorribile la strada della legalità , ( e lo faccio per il popolo dei tartarugai, perchè personalmente non penso riprodurrò in nessun caso )mi ha portato più volte a fare la figura del carciofo ed a farmi chiedere dove leggo tali notizie, ti sarei grato se tu potessi citarne la fonte o meglio ancora postare la parte che conferma quanto dichiarato.
Naturalmente la cosa ( chiamiamolo favore ) avrà un ringraziamento mio pesonale e penso da parte di tutta la comunità di questo e di altri forum o gruppi.

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » gio giu 03, 2010 8:26 am

Flavio ha scritto:
Una volta dimostrata la seconda generazione, e credo che tu possa farlo tranquillamente (se non che non iniziando mai ed essendo lunga e snervante la procedura rimarrai sempre nel dubbio), ti certificheranno anche tutti gli animali nati a te, anche 15 anni fa. Quindi potrai dare via anche gli animali che in questo momento sono in sovrannumero. Mi sembra che questa cosa, che ho scritto mille volte e che posso tranquillamente documentare, non si voglia intendere e che ci sia come al solito tanta disinformazione. Dalla mia posso dire che queste trafile le conosco bene...


Il problema Tartamau, stà proprio in quello che tu continui a scrivere e ripetere, ( che farebbe la gioia e toglierebbe dalle grane molti "vecchi" allevatori ) purtroppo quello che tu dichiari, non trova riscontro in nessuna delle sedi Cites che io ho consultato, compreso Roma.
Siccome la mia buona fede, ed il mio impegno per semplificare e rendere percorribile la strada della legalità , ( e lo faccio per il popolo dei tartarugai, perchè personalmente non penso riprodurrò in nessun caso )mi ha portato più volte a fare la figura del carciofo ed a farmi chiedere dove leggo tali notizie, ti sarei grato se tu potessi citarne la fonte o meglio ancora postare la parte che conferma quanto dichiarato.
Naturalmente la cosa ( chiamiamolo favore ) avrà un ringraziamento mio pesonale e penso da parte di tutta la comunità di questo e di altri forum o gruppi.

Non so chi tu abbia interpellato, ma ti hanno detto delle fesserie. Fattele mettere in forma scritta. Una volta dimostrata la seconda generazione TUTTI i piccoli nati (e che nasceranno) a te da quando hai denunciato gli animali potranno essere certificati. Questo lo prevede la legge e non lo dico io. Visto che non ci credi e continui a mettere in dubbio quello che è facilmente dimostrabile, immagino che ci siano altri motivi perché tu continui a scoraggiare chi voglia intraprendere questa strada. Ti ricordo inoltre che non è la Forestale a rilasciare i cites, ma una Commissione Scientifica che fa capo ad un'Autorità di Gestione Cites che a sua volta segue le direttive europee. La Forestale applica semplicemente ciò che gli viene detto di fare. Io ti consiglio di chiedere direttamente al Ministero dell'Ambiente e prima di dire delle falsità di assicurarti di ciò che vai dicendo. Ripeto che il sottoscritto ottiene regolarmente certificazioni e sa quello che scrive, tu invece continui a parlare di cose per sentito dire. A questo punto mi pare chiara la volontà di non dare le giuste informazioni e di controbattere chi invece cerca da tempo di darle.
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » gio giu 03, 2010 8:48 am

Flavio ha scritto:
Una volta dimostrata la seconda generazione, e credo che tu possa farlo tranquillamente (se non che non iniziando mai ed essendo lunga e snervante la procedura rimarrai sempre nel dubbio), ti certificheranno anche tutti gli animali nati a te, anche 15 anni fa. Quindi potrai dare via anche gli animali che in questo momento sono in sovrannumero. Mi sembra che questa cosa, che ho scritto mille volte e che posso tranquillamente documentare, non si voglia intendere e che ci sia come al solito tanta disinformazione. Dalla mia posso dire che queste trafile le conosco bene...


Il problema Tartamau, stà proprio in quello che tu continui a scrivere e ripetere, ( che farebbe la gioia e toglierebbe dalle grane molti "vecchi" allevatori ) purtroppo quello che tu dichiari, non trova riscontro in nessuna delle sedi Cites che io ho consultato, compreso Roma.
Siccome la mia buona fede, ed il mio impegno per semplificare e rendere percorribile la strada della legalità , ( e lo faccio per il popolo dei tartarugai, perchè personalmente non penso riprodurrò in nessun caso )mi ha portato più volte a fare la figura del carciofo ed a farmi chiedere dove leggo tali notizie, ti sarei grato se tu potessi citarne la fonte o meglio ancora postare la parte che conferma quanto dichiarato.
Naturalmente la cosa ( chiamiamolo favore ) avrà un ringraziamento mio pesonale e penso da parte di tutta la comunità di questo e di altri forum o gruppi.


Ecco le prove di legge, in particolar modo quello evidenziato in rosso. Per esperienza diretta ti posso dire che viene applicata in modo fedele. Il punto della questione sta nel dimostrare che si è in grado di riprodurre in modo affidabile discendenti di seconda generazione. Leggi la legge attentamente e poi dimmi cosa ne pensi.

Art. 8.3 del reg. 338/97

3. Un'esenzione dai divieti di cui al paragrafo 1 può essere decisa,
nel rispetto dei requisiti o altre normative comunitarie sulla conservazione
della flora e della fauna selvatiche, con il rilascio di un
certificato in tal senso da parte dell'organo di gestione dello Stato
membro in cui gli esemplari si trovano, qualora gli esemplari:

....

d) siano esemplari nati e allevati in cattività di una specie animale o
esemplari riprodotti artificialmente di una specie vegetale ovvero
parti o prodotti derivati da tali esemplari;

....

art. 48 865/2006

Articolo 48
Certificati di cui all'articolo 8, paragrafo 3, del regolamento
(CE) n. 338/97 (certificati per uso commerciale)
1. I certificati di cui all'articolo 8, paragrafo 3, del regolamento
(CE) n. 338/97 attestano che esemplari delle specie iscritte
nell'allegato A di detto regolamento sono esentati da uno o più
divieti di cui all'articolo 8, paragrafo 1, del medesimo in ragione
di una delle seguenti circostanze:
a) sono stati acquisiti o introdotti nella Comunità quando le
disposizioni relative alle specie elencate in tale allegato o
nell'appendice I della convenzione o nell'allegato C1 del
regolamento (CEE) n. 3626/82 non erano loro applicabili;
b) sono originari di uno Stato membro e sono stati prelevati
dall'ambiente naturale in osservanza della normativa
vigente sul suo territorio;
c) sono animali nati e allevati in cattività o parti o prodotti da
essi derivati;
d) ne è autorizzato l'uso per uno degli scopi indicati
dall'articolo 8, paragrafo 3, lettere c), e da e) a g), del
regolamento (CE) n. 338/97.
2. L'organo di gestione competente di uno Stato membro può
considerare accettabile una licenza di importazione quale un
certificato ai fini dell'articolo 8, paragrafo 3, del regolamento
(CE) n. 338/97 su presentazione della «copia per il titolare»
(formulario n. 2), se in essa è indicato che agli esemplari non
sono applicabili uno o più divieti di cui all'articolo 8, paragrafo 1,
del regolamento (CE) n. 338/97, ai sensi dell'articolo 8,
paragrafo 3, del regolamento medesimo.

....

Articolo 54
Esemplari delle specie animali nati e allevati in cattività
Salvo il disposto dell'articolo 55, un esemplare di una specie
animale si considera nato e allevato in cattività soltanto quando
un organo di gestione competente, in consultazione con
un'autorità scientifica competente dello Stato membro interessato,
abbia accertato quanto segue:
1) l'esemplare in questione discende o deriva da un discendente
nato o altrimenti prodotto in ambiente controllato:
a) da genitori che si sono accoppiati o hanno in altra
guisa trasferito gameti in ambiente controllato, se la
riproduzione è sessuata;
b) da genitori che si trovavano in ambiente controllato
quando è cominciato lo sviluppo del discendente, se la
riproduzione è asessuata;
2) la riserva riproduttiva originaria è stata costituita in
osservanza della normativa a essa applicabile alla data
della sua acquisizione ed in modo non nocivo per la
sopravvivenza delle specie interessate in ambiente naturale;
3) la riserva riproduttiva originaria è mantenuta senza
immissioni dall'ambiente naturale, fatti salvi apporti
occasionali di animali, uova o gameti, conformi alla
normativa applicabile e in modo non nocivo per la
sopravvivenza delle specie interessate in ambiente naturale,
unicamente a uno o più dei seguenti fini:
a) impedire o limitare incroci nocivi, fermo restando che
l'entità di tale apporto deve essere determinata dalla
necessità di creare nuovo materiale genetico;
b) disporre di animali confiscati in conformità dell'articolo
16, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 338/97;
c) per l'utilizzo, in via eccezionale, come riserva
riproduttiva;
4) la riserva riproduttiva ha prodotto discendenti della
seconda o di successive generazioni (F2, F3 e via dicendo)
in ambiente controllato o è gestita con modalità che si sono
dimostrate idonee a produrre in modo affidabile discendenti
di seconda generazione in ambiente controllato.
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Flavio » gio giu 03, 2010 9:09 am

Intanto ti ringrazio per la cortesia, provo, ( ponte opermettendo )a sentire le mie fonti ed appena ho notizie le posto, non fosse altro che per dimostrarti quali sono i miei interessi in materia.

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » gio giu 03, 2010 9:35 am

Flavio ha scritto:Intanto ti ringrazio per la cortesia, provo, ( ponte opermettendo )a sentire le mie fonti ed appena ho notizie le posto, non fosse altro che per dimostrarti quali sono i miei interessi in materia.

Conosco i tuoi interessi in materia e ci siamo già parlati. Non ho motivo di dire una cosa per un'altra. Fatto sta che se inizi adesso la trafila probabilmente, con l'inverno di mezzo la termini l'anno prossimo...
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