Autatemi a capire che testudo è

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
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Pie182
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda Pie182 » dom apr 29, 2012 4:26 pm

massimiliano ha scritto: ipotizzare che qualche t. pecorini sia sopravissuta e si sia evoluta nelle attuali t.greche della sardegna non mi sembra logico primo perchè non credo alla "valle incantata", secondo perchè sarebbe curioso che questo fossile vivente fosse casualmente cosi simile alle greche africane.

quindi , nulla di nuovo sotto il sole: la tarta della zia continua ad essere una t.g. sp.


Ma ti sei letto VERAMENTE L'ARTICOLO???
Dice che nel tardo pliocene questa testudo pecorinii era diffusa nel marocco e nel nord africa in generale!!!
E potrebbe essersi evoluta perchè no in una testudo graeca!
O col tempo può essersi ibridata con altre specie di testudo del genere testudo ss già presenti in quell'era!
Sai a quando risale il pliocene??? è un periodo di tempo compreso tra i 5,3 e i 2,5 milioni di anni!!!
In questo lasso di tempo possono anche crearsi nuove specie lo sai questo?
Nulla di strano che estintesi in sardegna a seguito di qualche evento catastrofico o climatico siano nuovamente giunte dal continente africano grazie alla terra ferma.La graeca attuale ha un grande areale di diffusione e con i milioni di anni penso che non sia stato certamente l'uomo a diffonderla ma che abbia occupato le aree geografiche in cui vive con le proprie gambe differenziandosi a seconda del clima, dei predatori etc etc.
E così pure deve aver fatto la graeca sarda in un periodo di tempo in cui la terra era unita al nord africa!
L'articolo dice anche che ha alcune caratteristiche simili alla graeca tipo la cerniera mobile sulle placche addominali!
In quanto alla testudo hermanni si dice in questo articolo che è l'unica specie autoctona della sardegna ma che secondo questi studiosi si è estinta a un certo punto e reintrodotta dall'uomo poichè non combaciano gli esami del RNA (e si parla di frammenti che non danno nessuna certezza).Quindi niente di certo, solo ipotesi.Come la mia del resto.

Cmq visto che pare non abbiate letto bene un articolo che VOI STESSI AVETE CITATO vi posto la pagina 126 in cui si parla del fossile e delle caratteristiche morfologiche con relativa traduzione fatta da me così ci leviamo ogni dubbio ok?
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda Pie182 » dom apr 29, 2012 4:34 pm

Ecco il testo in inglese della pagina 126:
"The separation of the xiphiplastra from the hypoplastra indicates the presence of a hinge allowing movements of the posterior lobe of the plastron: such a characteristics identifies the testudo sensu stricto group, represented
by testudo graeca and other extant forms inhabiting the mediterranean region.
The fact that the movable xiphiplastra were not dispersed prior to fossilization,
suggests rapid burial of the shell before soft tissue decomposition
a further character shared with testudo graeca and other species
of its group, is the width of the vertebrals when compared to the costals.
The specimen from capo mannu is characterized by a peculiar morphology not known in any fossil or recent member of genus testudo s.s.:
the carapace surface is distinctly raised in correspondence with each of the vertebral scutes.
Such a morphology is quite different from that sometimes occurring in wild testudo populations or originating in captivity from an unbalanced diet, such as the calcium/phosphous unbalanced ratio that causes a morphological anomaly known as "pyramiding" (in which, since the entire vertebral surface is convex, the bosses are contiguous and, moreover, usually apically flat-tened), but it is somehow reminiscent of the condition seen in some species of the genus psammobates or "geochelone".
A weak development of dorsal protuberances is seen also in testudo amiatae pantanelli, 1892, from the upper miocene of southern touscany, but this species is characterized by xiphiplastra that are firmly sutured to hypoplastra and therefore cannot be ascribed to the testudo s.s. group.
On the basis of this peculiar set of characters we propose a new species, testudo pecorinii, belonging to the testudo s.s. group.
The presence of a testudo s.s. in the late pliocene of capo mannu represents the first fossil evidence for this group in peninsular and insular italy.
This group probably evolved in europe since it can be traced back to the turolian of pikermi, saloniki and lesvos island, but it is already present in the late pliocene of morocco and possibly in the early pliocene of tunisia.
The sardinian land tortoise fossil record is limited to a partial shell from the plio-pleistocene locality of orosei referred to testudo hermanni, and to a few holocene testudo remains from archeological contexts.
At present, three tortoises inhabit sardinia, t.hermanni, t.graeca, t.marginata, but only the first one has been considered autochthonous.
However, the presence a morphologically peculiar testudo s.s. in the late pliocene of capo mannu does not allow us to extrapolate a genetic continuity with the extant sardinian populations belonging to this group, t.graeca and t.marginata.
Concerning the origin of the tortoises of sardinia, the analysis of mitochondrial RNA recently suggested that living populations
of t.hermanni (as well as all the testudo spp) on sardinia and other mediterranean islands have been introduced by man.
Such a conclusion is not supported by the fossil record wich shows the presence of t.hermanni in the
plio-pleistocene of sardinia and, above all, in the middle pleistocene of corsica.
If a gap in the continuity between these pleistocene occurrences and the extant populations is present,
it is necessary to hypothesize that the introduction operated by man followed (or caused)
the extinction of the autochthonous populations on both islands."


Ed ecco la traduzione in ITALIANO:

"La separazione del xiphiplastra dal hypoplastra indica la presenza di una cerniera che permette i movimenti
del lobo posteriore del piastrone: alcune di queste caratteristiche identificano il gruppo testudo in sensu stricto,
rappresentato da testudo graeca e altre forme esistenti che abitano la regione del Mediterraneo.
Il fatto che il xiphiplastra mobile non sia stato disperso prima della fossilizzazione,
suggerisce una sepoltura rapida del guscio prima della decomposizione dei tessuti molli.
Un carattere ulteriore condiviso con Testudo graeca ed altre specie del suo gruppo è la larghezza degli scudi
vertebrali rispetto a quelli costali.
Il campione da Capo Mannu è caratterizzato da una morfologia particolare non noto per i membri del fossile
o recente del genere Testudo ss:
la superficie del carapace è chiaramente sollevata in corrispondenza di ciascuna delle placche vertebrali.
Tale morfologia è abbastanza diversa da quella che a volte si verifica in popolazioni selvatiche di TESTUDO
o originata in cattività da una dieta squilibrata, come ad esempio il rapporto calcio/fosforo
sbilanciato che provoca una anomalia morfologica conosciuta come "piramidalizzazione" (in cui, dal momento che
l'intera superficie vertebrale è convessa, le suture sono contigue e, inoltre, di solito apicale flat-tened),
ma in qualche modo ricorda la condizione vista in alcune specie del genere Psammobates o "Geochelone".
Un debole sviluppo di protuberanze dorsali si vede anche in Testudo amiatae Pantanelli, 1892, dal Miocene
superiore della toscana meridionale, ma questa specie è caratterizzata da xiphiplastra che è
ben suturato all' hypoplastra e quindi non può essere attribuito al gruppo delle testudo ss.
Sulla base di questa particolare serie di caratteri proponiamo una nuova specie, testudo pecorinii,
appartenente al gruppo testudo ss.
La presenza di un gruppo di testudo ss nel tardo Pliocene di Capo Mannu rappresenta la prima testimonianza
fossile per questo gruppo in Italia peninsulare ed insulare.
Questo gruppo, probabilmente si è evoluto in Europa, poiché può essere fatto risalire al turolian di Pikermi,
Salonicco e Lesbo, ma è già presente nel tardo Pliocene del Marocco e forse nel Pliocene all'inizio della Tunisia.
Il record di fossile di tartaruga della terra sarda è limitato da un guscio parziale del Plio-Pleistocene località di
Orosei riferito alla Testudo hermanni, e per alcuni la testudo rimane in contesti archeologici dell'olocene.
Allo stato attuale, tre tartarughe abitano in Sardegna, t.hermanni, t.graeca, t.marginata, ma solo la prima
è stata considerata autoctona.
Tuttavia, la presenza di un morfologico particolare di testudo ss nel tardo Pliocene di Capo Mannu non
ci permette di estrapolare una continuità genetica con le popolazioni esistenti sarde appartenenti a questo
gruppo, t.graeca e t.marginata.
Per quanto riguarda l'origine delle tartarughe della Sardegna, l'analisi del RNA mitocondriale recentemente ha suggerito
che le popolazioni che vivono in sardegna di t.hermanni (così come tutte le testudo spp) e altre isole del Mediterraneo
sono state introdotte dall'uomo.
Tale conclusione non è supportata dal record di reperti fossili che dimostrano la presenza di t.hermanni nel Plio-Pleistocene
della Sardegna e, soprattutto, nel Pleistocene medio della Corsica.
Se è presente una lacuna nella continuità tra questi eventi del Pleistocene e le popolazioni attualmente esistenti è necessario
ipotizzare che l'introduzione del rettile sia stata operata dall'uomo a seguito (o causata) dell'estinzione delle
popolazioni autoctone su
entrambe le isole."
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda tartamau » dom apr 29, 2012 7:16 pm

Il mediterraneo nella sua storia ha subito innumerevoli variazioni. La cadenza precisa non la ricordo, ma c'è stato un periodo in cui si è letteralmente prosciugato, quindi si è nuovamente colmato a seguito dell'arrivo di acqua dall'oceano Atlantico per la riapertura dello stretto di Gibilterra. Poi ci sono state le glaciazioni. Insomma, è successo di tutto ed i tempi non sono stati certo di pochi anni ma di migliaia di anni, tali da permettere tutti gli spostamenti possibili.
Il fatto di trovare o meno una continuità di fossili, non vuol dire che ci siano state estinzioni. Ricordo che esistono fossili viventi, animali antichissimi che si sono conservati immutati per milioni di anni anche con popolazioni minimali in habitat particolari.
Di certo, lo ribadisco c'è solo il fatto che le tartarughe hanno girato in lungo e in largo il mediterraneo nelle stive delle navi per millenni. Questo può aver inquinato le varie popolazioni. Tuttavia una cosa mi fa riflettere... Le graeca attuali in Sardegna si ritrovano in corrispondenza di una antica città punico/romana, Tharros. E questo lascerebbe supporre che come le analisi genetiche indicano, ci sia affinità tra le popolazioni sarde e tunisine. Poco a nord della punta sud della Sardegna in direzzione del golfo di Cagliari, esisteva un'altra città del medesimo periodo chiamata Nora. Mi aspetterei che qui ci fossero popolazioni di Testudo graeca che di fatto non ci sono. Come si spiega ciò?
L'unica cosa certa al momento è che gli attuali studi stanno ignorando graeca e marginata in quanto ritenute non autoctone, mentre ci si sta rivolgendo alle hermanni. Le Università di Pisa e Firenze si stanno attualmente occupando di mappare geneticamente le popolazioni di Testudo hermanni italiane e stanno pure raccogliendo campioni in Sardegna. Vedremo tra qualche anno a quali conclusioni, sempre se ci saranno, arriveranno gli zoologi.
A mio avviso dovrebbero rivolgere una certa attenzione anche alle graeca. Stiamo a vedere.
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda Pie182 » dom apr 29, 2012 8:13 pm

Quoto in tutto e per tutto.
Questo è un ragionamento corretto che non fa una piega. : Ok :
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massimiliano
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda massimiliano » dom apr 29, 2012 8:22 pm

Pie182 ha scritto:Ed ecco la traduzione in ITALIANO:
Se è presente una lacuna nella continuità tra questi eventi del Pleistocene e le popolazioni attualmente esistenti è necessario
ipotizzare che l'introduzione del rettile sia stata operata dall'uomo a seguito (o causata) dell'estinzione delle
popolazioni autoctone su entrambe le isole.
"


pie 182: sai leggere?
io non vivo di certezze ma non ho neanche i paraocchi.


tartamau ha scritto:Tuttavia una cosa mi fa riflettere... Le graeca attuali in Sardegna si ritrovano in corrispondenza di una antica città punico/romana, Tharros. E questo lascerebbe supporre che come le analisi genetiche indicano, ci sia affinità tra le popolazioni sarde e tunisine. Poco a nord della punta sud della Sardegna in direzzione del golfo di Cagliari, esisteva un'altra città del medesimo periodo chiamata Nora. Mi aspetterei che qui ci fossero popolazioni di Testudo graeca che di fatto non ci sono. Come si spiega ciò?


per tartamau: credo , senza nessuna prova ma solo ragionandoci , che le greche e le marginate in tempi passati siano state portate non solo in sardegna ma anche in tante altre parti d'italia, poi in sardegna (e magari non dappertutto ma solo in alcune zone) avranno trovato condizioni migliori che nelle altre parti dove sono state introdotte. In sardegna si sono create colonie, nelle altre parti no.
Una per tutte: penso che la sardegna sia la regione meno densamente popolata d'italia e per me vale l'equazione: meno uomini = piu testudo.

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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda Pie182 » dom apr 29, 2012 8:33 pm

massimiliano ha scritto:
Pie182 ha scritto:Ed ecco la traduzione in ITALIANO:
Se è presente una lacuna nella continuità tra questi eventi del Pleistocene e le popolazioni attualmente esistenti è necessario
ipotizzare che l'introduzione del rettile sia stata operata dall'uomo a seguito (o causata) dell'estinzione delle
popolazioni autoctone su entrambe le isole.
"


pie 182: sai leggere?
io non vivo di certezze ma non ho neanche i paraocchi.


Grazie,so leggere.
Infatti c'è scritto:"Se è presente una lacuna" e il se indica nessuna sicurezza in quello che si sta affermando ma solo un'ipotesi!
Per lacuna si intende proprio gli esami comparativi di piccoli frammenti rovinati e incompleti di RNA prelevati dal fossile che non corrispondono alle popolazioni attuali presenti nell'isola.
E poi stiam parlando solo di un fossile...mancano gli anelli mancanti.
E per quanto mi riguarda continuo ad ipotizzare un emigrazione dalla tunisia in tempi pleistocenici.

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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda massimiliano » dom apr 29, 2012 8:55 pm

fammi capire, tu contesti una teoria supportata comunque da prove (che non saranno definitive ma che sono comunque significative) genetiche e geologiche, comunemente accettata dalla comunità scientifica, sulla base delle differenze che vedi ( o credi di vedere) nelle QUATTRO tartarughe che hai in giardino , di presunta origine sarda ( e di cui comunque nonostante gli inviti di enrico non hai ancora postato foto) rispetto alle greche nordafricane di cui avrai visto le foto su siti internet?

ho deciso: da adesso sostengo che le trachemys che qua si trovano ovunque nei fossi sono le discendenti di quelle che ci sono arrivate da sole quando tutte le terre emerse erano unite nella pangea!
e sono una sottospecie a parte a cui do pure il mio nome!
Ultima modifica di EDG il mer mag 02, 2012 11:25 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda tartamau » dom apr 29, 2012 9:13 pm

massimiliano ha scritto:
Pie182 ha scritto:Ed ecco la traduzione in ITALIANO:
Se è presente una lacuna nella continuità tra questi eventi del Pleistocene e le popolazioni attualmente esistenti è necessario
ipotizzare che l'introduzione del rettile sia stata operata dall'uomo a seguito (o causata) dell'estinzione delle
popolazioni autoctone su entrambe le isole.
"


pie 182: sai leggere?
io non vivo di certezze ma non ho neanche i paraocchi.


tartamau ha scritto:Tuttavia una cosa mi fa riflettere... Le graeca attuali in Sardegna si ritrovano in corrispondenza di una antica città punico/romana, Tharros. E questo lascerebbe supporre che come le analisi genetiche indicano, ci sia affinità tra le popolazioni sarde e tunisine. Poco a nord della punta sud della Sardegna in direzzione del golfo di Cagliari, esisteva un'altra città del medesimo periodo chiamata Nora. Mi aspetterei che qui ci fossero popolazioni di Testudo graeca che di fatto non ci sono. Come si spiega ciò?


per tartamau: credo , senza nessuna prova ma solo ragionandoci , che le greche e le marginate in tempi passati siano state portate non solo in sardegna ma anche in tante altre parti d'italia, poi in sardegna (e magari non dappertutto ma solo in alcune zone) avranno trovato condizioni migliori che nelle altre parti dove sono state introdotte. In sardegna si sono create colonie, nelle altre parti no.
Una per tutte: penso che la sardegna sia la regione meno densamente popolata d'italia e per me vale l'equazione: meno uomini = piu testudo.

Popolazioni di marginata si trovano ancora in Toscana, seppure in zone marginali e in Calabria. Nel primo caso probabilmente importate dagli Etruschi, prova ne è il fatto che carapaci sono stati trovati in tombe, mentre nel secondo si tratta di Magna Grecia e i contatti erano frequenti con la Grecia.
La mia domanda è una sola. Perchè a Tharros le graeca sono proliferate e a Nora no?, il clima è il medesimo... e la densità abitativa addirittura inferiore.
Un'altro quesito. Come mai le boettgeri non si trovano nel mediterraneo occidentale e viceversa le hermanni non si trovano in quello orientale? Come spostavano le marginata e le graeca a logica doveva succedere la medesima cosa con le hermanni, no? Perchè le ibera che sono più grandi e ricche di carne non si trovano allo stato libero in nessuna parte d'Italia? Eppure sono adattabilissime al nostro clima alla stregua delle boettgeri e certamente meglio delle marginata.
Capite che ci sono situazioni che lasciano pensare. Immaginate poi che le tartarughe che probabilmente venivano rilasciate dopo i lunghi viaggi erano certamente deboli e probabilmente morivano in gran parte senza riuscire a dare discendenti.
Si capisce in ogni caso che ci sono molte domande che ancora non hanno una risposta. Ribadisco che alcune conclusioni a cui sono arrivati gli studiosi non hanno prove definitive ed inoppugnabili, ma sono frutto di lacune. Del resto, mentre le differenze tra marginata sarda e marginata graeca sono minime, ciò non si può certamente dire per le graeca e le marginata.
Aspettiamo i nuovi studi...
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda Pie182 » dom apr 29, 2012 9:52 pm

tartamau ha scritto:Popolazioni di marginata si trovano ancora in Toscana, seppure in zone marginali e in Calabria. Nel primo caso probabilmente importate dagli Etruschi, prova ne è il fatto che carapaci sono stati trovati in tombe, mentre nel secondo si tratta di Magna Grecia e i contatti erano frequenti con la Grecia.
La mia domanda è una sola. Perchè a Tharros le graeca sono proliferate e a Nora no?, il clima è il medesimo... e la densità abitativa addirittura inferiore.
Un'altro quesito. Come mai le boettgeri non si trovano nel mediterraneo occidentale e viceversa le hermanni non si trovano in quello orientale? Come spostavano le marginata e le graeca a logica doveva succedere la medesima cosa con le hermanni, no? Perchè le ibera che sono più grandi e ricche di carne non si trovano allo stato libero in nessuna parte d'Italia? Eppure sono adattabilissime al nostro clima alla stregua delle boettgeri e certamente meglio delle marginata.
Capite che ci sono situazioni che lasciano pensare. Immaginate poi che le tartarughe che probabilmente venivano rilasciate dopo i lunghi viaggi erano certamente deboli e probabilmente morivano in gran parte senza riuscire a dare discendenti.
Si capisce in ogni caso che ci sono molte domande che ancora non hanno una risposta. Ribadisco che alcune conclusioni a cui sono arrivati gli studiosi non hanno prove definitive ed inoppugnabili, ma sono frutto di lacune. Del resto, mentre le differenze tra marginata sarda e marginata graeca sono minime, ciò non si può certamente dire per le graeca e le marginata.
Aspettiamo i nuovi studi...


Infatti la penso esattamente così.
Il periodo in cui il mediterraneo era un laghetto si chiama periodo della "crisi messiniana" e risale a circa 5 milioni di anni fa nel pliocene,periodo in cui è stato trovato il fossile di testudo pecorini.
In tale periodo il mediterraneo era quasi completamente prosciugato e tutto il suo "letto" univa praticamente tutte le terre emerse,norda africa,sardegna,sicilia,portogallo,spagna francia italia etc etc.E' dunque molto probabile che le varie specie di testuggini,in questo caso le graeche si siano potute spostare facilmente,diferenziarsi,ibridarsi,estinguersi etc.
La particolare geografia e il clima ha favorito la sopravvivenza di una o dell'altra specie nelle varie zone geografiche.
Speriamo nei nuovi studi maurizio.
: Thumbup : : Thumbup : : Thumbup :

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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda Pie182 » dom apr 29, 2012 11:27 pm

massimiliano ha scritto:
Pie182 ha scritto:Per quanto riguarda l'origine delle tartarughe della Sardegna, l'analisi del RNA mitocondriale recentemente ha suggerito
che le popolazioni che vivono in sardegna di t.hermanni (così come tutte le testudo spp) e altre isole del Mediterraneo
sono state introdotte dall'uomo.

Tale conclusione non è supportata dal record di reperti fossili che dimostrano la presenza di t.hermanni nel Plio-Pleistocene
della Sardegna e, soprattutto, nel Pleistocene medio della Corsica.
Se è presente una lacuna nella continuità tra questi eventi del Pleistocene e le popolazioni attualmente esistenti è necessario
ipotizzare che l'introduzione del rettile sia stata operata dall'uomo a seguito (o causata) dell'estinzione delle
popolazioni autoctone su
entrambe le isole."


e ribadisco , sai leggere?
dice che forse solo la [url]t. hermanni[/url] era già presente in sardegna prima della reintroduzione umana.


No te lo ribadisco io, sai leggere e trarre le giuste conclusioni in base a ciò che c'è scritto ???
"La separazione del xiphiplastra dal hypoplastra indica la presenza di una cerniera che permette i movimenti
del lobo posteriore del piastrone: alcune di queste caratteristiche identificano il gruppo testudo in sensu stricto,
rappresentato da testudo graeca e altre forme esistenti che abitano la regione del Mediterraneo.
Il fatto che il xiphiplastra mobile non sia stato disperso prima della fossilizzazione,
suggerisce una sepoltura rapida del guscio prima della decomposizione dei tessuti molli.
Un carattere ulteriore condiviso con Testudo graeca ed altre specie del suo gruppo è la larghezza degli scudi
vertebrali rispetto a quelli costali."
Ti dice chiaramente che questo fossile era dotato di cerniera e che aveva elementi della testudo graeca!!!
NON TI FA RIFLETTERE CIO'??
Questo fossile risale al periodo di crisi messiniana in cui tutto il mediterraneo era praticamente prosciugato e la fauna locale poteva sposarsi agevolmente da una terra all'altra grazie alla sua continuità,quindi dal nord africa alla sardegna o alla sicilia etc con le proprie zampe poi chiaramente in tempi + recenti ci possono essere state importazioni anche da parte dell'uomo ma la cosa fondamentale è che abbiamo un fossile con caratteristiche della graeca e condizioni di continuità territoriale che possono averne favorito l'autonoma difusione della testuggine con creazione di una sua sottospecie o ceppo.
Inoltre ti dice che è il primo fossile del genere testudo ss trovato in sardegna e in italia.
Non aggiungo altro.

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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda massimiliano » lun apr 30, 2012 12:21 pm

tartamau ha scritto:La mia domanda è una sola. Perchè a Tharros le graeca sono proliferate e a Nora no?, il clima è il medesimo... e la densità abitativa addirittura inferiore.
Un'altro quesito. Come mai le boettgeri non si trovano nel mediterraneo occidentale e viceversa le hermanni non si trovano in quello orientale? Come spostavano le marginata e le graeca a logica doveva succedere la medesima cosa con le hermanni, no? Perchè le ibera che sono più grandi e ricche di carne non si trovano allo stato libero in nessuna parte d'Italia? Eppure sono adattabilissime al nostro clima alla stregua delle boettgeri e certamente meglio delle marginata.


domande di impossibile risposta.
io credo però che la cosa eccezionale sia che dalle poche tarte scappate a chi le teneva per mangiarle o per farne "souvenir" , in qualche posto si sia sviluppata e mantenuta una popolazione.
Questa è la cosa formidabile, non che da qualche altra parte non ce la abbiano fatta.

ricordiamoci da dove è partita questa discussione : da una greca africana trovata in lombardia, presumibilmente portata li dall'uomo, magari da qualche extracomunitario che ci voleva guadagnare 50€. poi è scappata.
Ma per una che è scappata quante altre sono finite e sono tuttora nei giardini o sono morte nel frattempo?
E quella scappata quante probabilità avrebbe avuto di fare dei figli? poche, ma magari era gia fecondata prima di arrivare qua , etc etc.

per le hermanni , penso che qualche scambio est-ovest mediterraneo ci sarà sicuramente stato, ma mi chiedo : se liberi che so 100 hh in luoghi dove c'è comunque già una popolazione di migliaia di hb, dopo qualche generazione i "geni" delle hh si saranno diluiti nei vari incroci con le hb. quindi oggi noi non riusciamo a vedere traccia di questi spostamenti di hh e hb.

per le ibere, boh, non mi viene in mente niente di ragionevole. forse perchè magari si "trafficavano" allora come oggi piu marginate perchè piu belle e piu grosse, forse perche dall'asia non trafficavano tartarughe , chissa..

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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda massimiliano » lun apr 30, 2012 1:25 pm

tartamau ha scritto:sono adattabilissime al nostro clima alla stregua delle boettgeri e certamente meglio delle marginata.


non c'entra nulla con la discussione generale, ma su questa adattabilità delle ibere , relativamente al clima padano in cui mi trovo, la mia esperienza è contraria: da piccole prendono il raffreddore esattamente come le marginate ma con la differenza che le femmine di ibere fanno la metà delle uova rispetto alle pari età marginate. quindi delle due , è molto piu facile allevare le marginate.
neanche un confronto con le boettgeri: sono molto piu prolifiche delle ibere e non è mai capitato che prendessero il raffreddore, in condizioni di allevamento identiche.
ripeto, questo non in generale ma nella relativo alla mia singola esperienza.

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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda Pie182 » lun apr 30, 2012 2:11 pm

il campione ritrovato a capo mannu è caratterizzato da una morfologia che non è nota per il genere testudo...
nel senso che PUR AVENDO CARATTERISTICHE DEL GENERE TESTUDO e in particolare alla GRAECA ha cmq anche caratteristiche non presenti del genere testudo,come una sorta di piramidalizzazione dovuta ad una cattiva alimentazione o una caratteristica del genere geochelone (stiamo parlando di frammenti di un fossile che risale a circa 5,5 milioni di anni fa).
Tutto ciò conferma ancora di + che POTREBBE essere un anello di congiunzione tra genere testudo e geochelone molto diffuso nel mediterraneo e nel nord africa QUANDO LO RIBADISCO,IL MEDITERRANEO ERA QUASI SECCO.
RIECCOTI IL TESTO:
"Il campione da Capo Mannu è caratterizzato da una morfologia particolare non noto per i membri del fossile
o recente del genere Testudo ss:
la superficie del carapace è chiaramente sollevata in corrispondenza di ciascuna delle placche vertebrali.
Tale morfologia è abbastanza diversa da quella che a volte si verifica in popolazioni selvatiche di TESTUDO
o originata in cattività da una dieta squilibrata, come ad esempio il rapporto calcio/fosforo
sbilanciato che provoca una anomalia morfologica conosciuta come "piramidalizzazione" (in cui, dal momento che
l'intera superficie vertebrale è convessa, le suture sono contigue e, inoltre, di solito apicale flat-tened),
ma in qualche modo ricorda la condizione vista in alcune specie del genere Psammobates o "Geochelone".
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda tartamau » lun apr 30, 2012 4:08 pm

massimiliano ha scritto:
tartamau ha scritto:sono adattabilissime al nostro clima alla stregua delle boettgeri e certamente meglio delle marginata.


non c'entra nulla con la discussione generale, ma su questa adattabilità delle ibere , relativamente al clima padano in cui mi trovo, la mia esperienza è contraria: da piccole prendono il raffreddore esattamente come le marginate ma con la differenza che le femmine di ibere fanno la metà delle uova rispetto alle pari età marginate. quindi delle due , è molto piu facile allevare le marginate.
neanche un confronto con le boettgeri: sono molto piu prolifiche delle ibere e non è mai capitato che prendessero il raffreddore, in condizioni di allevamento identiche.
ripeto, questo non in generale ma nella relativo alla mia singola esperienza.

Le mie ibera depongono fino a 30 uova a stagione l'una, come una marginata ed i piccoli fanno letargo spontaneamente e non ho praticamente perdite anche nell'inverno più freddo, a differenza delle marginata.
Immagina che non esiste solo il clima padano ed il tuo discorso vale unicamente per la tua zona, le coste italiane sono per giunta migliaia di km... Non penso che migliaia di anni fa facessero tanta distinzione tra le varie specie di tartarughe....
Ragazzi, ci si sta scaldando sull'interpretazione di un articolo. Come se non si conoscesse come gli scienziati cerchino di trovare sempre un qualcosa che li renda immortali tramite magari la descrizione di una presunta nuova specie...
Non fossilizziamoci sull'interpretazione delle parole. Il fossile in questione è ascrivibile al gruppo delle Testudo graeca, la forma è assai simile ed è sicuramente un suo antenato. A me quello che ha colpito ad occhio è la straordinaria somiglianza con la forma delle graeca sarde e con le stesse dimensioni. Purtroppo non penso sarà possibile estrarvi del dna per confrontarlo con gli esemplari attuali.
Sta di fatto che un antenato delle Testudo graeca viveva in Sardegna, questo è innegabile. Il resto sono ancora supposizioni e teorie più o meno accettate, ma questo non vuo dire che siano vere nella realtà dei fatti. Come del resto è realmente impossibile allo stato attuale dimostrare che esistano ancora dei discendenti di quell'antico fossile. Forse è un caso che sia stato ritrovato nell'attuale areale delle graeca sarde, ma potrebbe non esserlo. Come potrebbe altresì possibile che le massicce immissioni di esemplari alloctoni abbiano col tempo cancellato l'unicità di una popolazione relitta e ben strutturata.
www.testudoalbino.com

massimiliano
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Re: Autatemi a capire che testudo è

Messaggioda massimiliano » lun apr 30, 2012 4:15 pm

Pie182 ha scritto:la superficie del carapace è chiaramente sollevata in corrispondenza di ciascuna delle placche vertebrali.
Tale morfologia è abbastanza diversa da quella che a volte si verifica in popolazioni selvatiche di TESTUDO
o originata in cattività da una dieta squilibrata, come ad esempio il rapporto calcio/fosforo
sbilanciato che provoca una anomalia morfologica conosciuta come "piramidalizzazione" (in cui, dal momento che
l'intera superficie vertebrale è convessa, le suture sono contigue e, inoltre, di solito apicale flat-tened),
ma in qualche modo ricorda la condizione vista in alcune specie del genere Psammobates o "Geochelone".
: Lol : : Lol : : Lol : : Lol :


hai ragione, hai trovato l'anello mancante tra testudo e geochelone...


tartamau ha scritto:Le mie ibera depongono fino a 30 uova a stagione l'una, come una marginata ed i piccoli fanno letargo spontaneamente e non ho praticamente perdite anche nell'inverno più freddo, a differenza delle marginata.


le mie non arrivano a 15 uova a stagione, spesso fanno una sola deposizione da massimo 8 uova. non stavo contestando quello che hai scritto ma dicevo solo che qua il clima è ingrato e le ibere ne risentono piu delle boettgeri e, per mia esperienza , anche delle marginate.
Ultima modifica di EDG il mer mag 02, 2012 11:29 am, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Non specificata


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