tartarughe sequestrate

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tartamau
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » lun giu 07, 2010 11:55 am

La competenza degli uffici cites periferici, è quella di prendere le domande, verificare che tutto quanto presentato sia in regola, con questo intendo denunce di possesso e nascita, verifica dell'allevamento (in parte in quanto è vincolante il parere del commissario che verrà inviato direttamente da Roma a seguito della richiesta), quindi di trasmettere tutto al Cites centrale di Roma che a sua volta riverificherà tutti i documenti ed invierà quindi in Commissione Scientifica in base a criteri concordati affinché ci sia uniformità su tutto il territorio nazionale. Quindi le decisioni vengono prese in Commissione Scientifica e comunicate al Cites centrale di Roma che poi lo smisterà a quelli periferici. Come è facile intendere, l'azione è solo quella di verifica e di applicazione delle disposizioni, non certamente quella di decidere. Uno dei problemi più grossi in questa situazione, è che non c'è purtroppo uniformità di operato sul territorio nazionale, e questo porta anche ad avere mille interpretazioni... Se non ricordo male, mi è stato raccontato che il cites di Torino si è fregiato di essere stato il primo a fare il prelievo del Dna alle tartarughe, fatto questo assolutamente falso :wink:
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tartamau
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » lun giu 07, 2010 2:38 pm

Agostino ha scritto:
tartamau ha scritto:Agostino, le leggi citate sono europee e valgono in tutta la Comunita' europea, scherziamo?
Che poi tu abbia tue idee sulla cosa e' un altro discorso....
Il discorso della seconda generazione e' una delle possibili alternative per avere il rilascio di certificati conformi al reg. Ce 338/97, l'8.3 per intenderci. Altri stati europei applicano, perche' magari entrati in comunita' di recente, altre postille.
Non e' per polemica, ma una letta agli art. Della legge spiega meglio di 1000 parole...


La realtà però è che in Europa solo in Italia viene richiesta la 2° generazione per ottenere i CITES(senza pensare i tempi infiniti) e la CE, interpellata da un allevatore ha detto chiaramente che la prima generazione ha il diritto di ottenere i certificati CITES, quindi non è una mia opinione ma bensì della CE........

Parlando con allevatori stranieri, quanto tu dichiari non è corretto. Solo gli stati che sono entrati in CE dopo l'entrata in vigore del 338/97 e solo per animali presi entro l'ingresso in comunità, possono avere una deroga. Negli altri casi vale quanto ho già scritto.
Se è la stessa notizia che ho io, l'allevatore in questione tratta pappagalli ed ha ricorso a Strasburgo, che di fatto è il tribunale per i diritti europei. La sentenza vale quindi solo per lui e non può essere generalizzata... I tempi diventano infiniti quando neanche inizi le procedure di richiesta di certificazione di nascita... :wink:
Purtroppo qui c'è un fraintendimento assai grosso di base. Agostino tu sai benissimo come la penso, ma per il mio modo di pensare, le leggi vanno rispettate. Solo dopo averle applicate si può cercare di farle migliorare. Fin qui vedo solo persone che non sanno neppure di che cosa si parli, ma sono assai dispiaciute che non possono fare più come prima...
Se c'è tutto questo accanimento, dimostrato che se si fanno le cose in regola, la cosa non è impossibile, probabilmente si ha paura di avere un controllo del DNA :wink:
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Barbara » lun giu 07, 2010 3:19 pm

Io ho modificato i post eliminando chilometri di inutili quote e lasciandoli solo dove necessario.
Se hai notizie precise cu chi e dove è stato scritto la notizia dell'ufficio Cites di Torino sul dna puoi scriverlo perché così come è scritta mi dispiace ma sono chiacchiere da bar senza fondamento e senza prove.
Ti pregherei però Maurizio di non essere offensivo nei confronti di chi non sostiene a torto o ragione per carità, le idee vanno rispettate tutte, le tue tesi perchè dire che hanno paura del dna è una affermazione grave, molto grave :roll: praticamente si scrive pubblicamente che Flavio è un disonesto :roll:
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Flavio » lun giu 07, 2010 3:44 pm

Non importa Barbara per me Tartamau può scrivere quello che vuole e senza minacce velate di querele da parte mia, cosa che a lui non riesce, vedi, io con uno stipendio, due pensioncine e qualche migliaio di pioppi all' anno, vivo dignitosamente e mi pago pure qualche vizio, non ho bisogno di vendere tartarughe o altro per pagare le bollette e se mai un giorno lo farò ( non è detto il contrario ) sarà solo per rompere le uova nel paniere a chi della passione per gli animali ne fà un mercimonio.

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » lun giu 07, 2010 6:15 pm

Barbara ha scritto:Io ho modificato i post eliminando chilometri di inutili quote e lasciandoli solo dove necessario.
Se hai notizie precise cu chi e dove è stato scritto la notizia dell'ufficio Cites di Torino sul dna puoi scriverlo perché così come è scritta mi dispiace ma sono chiacchiere da bar senza fondamento e senza prove.
Ti pregherei però Maurizio di non essere offensivo nei confronti di chi non sostiene a torto o ragione per carità, le idee vanno rispettate tutte, le tue tesi perchè dire che hanno paura del dna è una affermazione grave, molto grave :roll: praticamente si scrive pubblicamente che Flavio è un disonesto :roll:
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Rispondo a te Barbara, scusandomi se quanto scritto può essere frainteso, ma non era riferito a nessuno in particolare, ma al fatto che molti hanno paura del Dna. Comunque hai ragione e poteva essere frainteso facilmente. Ho avuto modo di confrontarmi telefonicamente con Flavio lo scorso autunno dopo battibecchi infiniti. Io ho il difetto, quando so di essere nella ragione di insistere anche più del dovuto, ma non capisco però perché si voglia a tutti costi non prendere in considerazione chi l'esperienza dei cites l'ha fatta riducendo poi tutto a quello che viene definito un mercimonio. Se fosse solo questo probabilmente non avrei gli animali che ho, quasi tutti nati a me. Mi dispiace leggere le affermazioni di Flavio in quanto mi sono sempre dimostrato con i fatti disponibile. Rimango sempre dell'idea che comunque è giusto finirla qui e se vorrà per me sarà un piacere chiarirmi con lui.
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Barbara » lun giu 07, 2010 9:03 pm

Penso che anche Flavio non volesse far riferimento a te Maurizio quando parlava di quelli che fanno mercimonio, leggendo i suoi post penso che il tutto fosse riferito ancora una volta a ladri e bracconieri ma le mie sono interpretazioni e dobbiamo ricordare di aver davanti lo schermo del computer e non le persone fisiche e questo è un handicap.
So che tu sei in buona fede perché probabilmente sei l'unico in Italia a non aver mai fatto una cessione gratuita, ora puoi tranquillamente dire di essere favorevole alla normativa e contrario alle cessioni gratuite... non capisco chi le ha sempre fatte ed ora le demonizza perchè si diventa ipocriti :roll: ma tu sei fuori da questo, so che non le hai mai fatte così come so che ti prodighi per spiegare come fare per chiedere i Cites, quante volte hai cercato di farmelo entrare in testa :lol: :lol: :lol:

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Barbara » lun giu 14, 2010 7:24 am

Finalmente le tartarughe di Massimiliano sono state ritrovate!!!

Ne avevamo parlato qua viewtopic.php?f=33&t=17296

Il nostro amico mi teneva aggiornata privatamente ma non potevamo pubblicare nulla finché c'erano indagini in corso, adesso finalmente l'incubo è finito e con la sua costanza e tenacia è riuscito a ritrovarle quasi tutte, alcune purtroppo mancano ancora :(
Qua si può leggere il risultato delle sue ricerche

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.co ... tore.shtml

Il consiglio è sempre lo stesso: non fate vedere le vostre taratrughe a chi non conoscete bene e non sapete se potete fidarvi, se vittime di furto o sparizione fate subito la denuncia altrimenti non potrete mai più pensare di ritrovarle :roll:

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Barbara » lun giu 14, 2010 7:42 am

Probabilmente oggi pomeriggio al Tg2 parleranno del caso di Massimiliano :)

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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda Faber78 » gio lug 01, 2010 11:04 am

....è meraviglioso leggere tutte queste perfette elucubrazioni sul come rispettare la normativa ed ottenere, sicuramente, i CITES nel giro di un anno e mezzo, se si hanno i riproduttori e si può dimostrare la discendenza. Ormai vi leggo tutti (invidiandovi) come si leggerebbe un libro di Tolkien.
C'era una volta una freddura su Smemoranda, che suscitò non poche polemiche, diceva all'incirca: "Se L'Italia fa' schifo, figuriamoci Bari..."
Ecco, riassume perfettamente quello che provo quando leggo i bellissimi accurati post di Tartamau che il 99% delle volte finiscono con qualcosa del tipo: "Se non fai così, sei tu che sbagli a non farlo... gli strumenti ci sono".
Bene, io ho abbandonato ogni speranza quando al corpo forestale nucleo operativo CITES di Ba, si sono CATEGORICAMENTE rifiutati di comunicarmi il numero di protocollo delle varie denuncie di nascita, adducendo: "Assolutamente no, noi siamo un corpo di polizia, non siamo tenuti a rilasciare alcun numero di protocollo. Non lo comunichiamo per le procedure penali, pensi lei...".
Bene, a quel punto o ti defili, o fai la formichina che vuole sfidare l'elefante :)

potrei portare anche l'esempio di un mio amico allevatore di rapaci. Ha peccato di superbia credendo che la legge, almeno in Italia, fosse uguale per tutti.... quindi alleva anche rapaci in appendice A, come le nostre Testudo. E' un'allevatore certificato, ha partita IVA, ha riproduttori anellati e con analisi del DNA, MA... quando ha riprodotto l'infame appendice (A) ovvero barbagianni e assioli, nonostante i controlli periodici della forestale, il prelievo della penna con sangue per l'analisi del DNA,il pagamento di 15 euro e rotti, per ogni cites; ha visto e stà tutt'ora vedendo passare, il TERZO ANNO senza alcun tipo di risposta, anche quando chiama la forestale. Dicono: "La commissione deve ancora riunirsi". Nel frattempo, l'allevamento è sabotato.. quindi uno tiene gli animali, separati, e cessa di farli riprodurre, ma, anzichè vendere le (avventate) riproduzioni, come è nei programmi di un allevatore, li mantiene e sfama personalmente per anni... teoricamente, un barbagianni che dovrebbe costare 300 / 400 euro in un paese civile, a quanto dovrebbe essere venduto in Italia, ammesso che in 4 anni, riesca ad avere un certificato CITES (dopo aver mangiato centinaia di euro di prede) ?


(P.S Ovvio che in caso di qualunque tipo di contestazione con agenti della forestale, negherò assolutamente che quanto riportato sia accaduto... magari mascherandomi da mitomane eviterò ripercussioni peggiori, visto che non ho fatto neppure il nome dell'agente che mi ha detto quanto riportato in merito ai numeri di protocollo... Lo stesso che chiama "lo schedario" , il luogo mistico dove vanno a morire le pratiche e le denuncie varie, "L' OSSARIO". Questo dovrebbe dirla lunga.)

Quindi Tartamau... non è che siamo tutti "pigri" o abbiamo tutti chissà quale tipo di interesse occulto a tirare a campare, limitarci alle denuncie di nascita e alle foto, e a qualche lamentela ogni tanto.

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tartamau
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartamau » gio lug 01, 2010 1:32 pm

Faber78 ha scritto:....è meraviglioso leggere tutte queste perfette elucubrazioni sul come rispettare la normativa ed ottenere, sicuramente, i CITES nel giro di un anno e mezzo, se si hanno i riproduttori e si può dimostrare la discendenza. Ormai vi leggo tutti (invidiandovi) come si leggerebbe un libro di Tolkien.
C'era una volta una freddura su Smemoranda, che suscitò non poche polemiche, diceva all'incirca: "Se L'Italia fa' schifo, figuriamoci Bari..."
Ecco, riassume perfettamente quello che provo quando leggo i bellissimi accurati post di Tartamau che il 99% delle volte finiscono con qualcosa del tipo: "Se non fai così, sei tu che sbagli a non farlo... gli strumenti ci sono".
Bene, io ho abbandonato ogni speranza quando al corpo forestale nucleo operativo CITES di Ba, si sono CATEGORICAMENTE rifiutati di comunicarmi il numero di protocollo delle varie denuncie di nascita, adducendo: "Assolutamente no, noi siamo un corpo di polizia, non siamo tenuti a rilasciare alcun numero di protocollo. Non lo comunichiamo per le procedure penali, pensi lei...".
Bene, a quel punto o ti defili, o fai la formichina che vuole sfidare l'elefante :)

potrei portare anche l'esempio di un mio amico allevatore di rapaci. Ha peccato di superbia credendo che la legge, almeno in Italia, fosse uguale per tutti.... quindi alleva anche rapaci in appendice A, come le nostre Testudo. E' un'allevatore certificato, ha partita IVA, ha riproduttori anellati e con analisi del DNA, MA... quando ha riprodotto l'infame appendice (A) ovvero barbagianni e assioli, nonostante i controlli periodici della forestale, il prelievo della penna con sangue per l'analisi del DNA,il pagamento di 15 euro e rotti, per ogni cites; ha visto e stà tutt'ora vedendo passare, il TERZO ANNO senza alcun tipo di risposta, anche quando chiama la forestale. Dicono: "La commissione deve ancora riunirsi". Nel frattempo, l'allevamento è sabotato.. quindi uno tiene gli animali, separati, e cessa di farli riprodurre, ma, anzichè vendere le (avventate) riproduzioni, come è nei programmi di un allevatore, li mantiene e sfama personalmente per anni... teoricamente, un barbagianni che dovrebbe costare 300 / 400 euro in un paese civile, a quanto dovrebbe essere venduto in Italia, ammesso che in 4 anni, riesca ad avere un certificato CITES (dopo aver mangiato centinaia di euro di prede) ?


(P.S Ovvio che in caso di qualunque tipo di contestazione con agenti della forestale, negherò assolutamente che quanto riportato sia accaduto... magari mascherandomi da mitomane eviterò ripercussioni peggiori, visto che non ho fatto neppure il nome dell'agente che mi ha detto quanto riportato in merito ai numeri di protocollo... Lo stesso che chiama "lo schedario" , il luogo mistico dove vanno a morire le pratiche e le denuncie varie, "L' OSSARIO". Questo dovrebbe dirla lunga.)

Quindi Tartamau... non è che siamo tutti "pigri" o abbiamo tutti chissà quale tipo di interesse occulto a tirare a campare, limitarci alle denuncie di nascita e alle foto, e a qualche lamentela ogni tanto.

Che tu come altri fraintendano il senso di quello che scrivo e che sia pretesto per lamenti, anche giustificati dalla snervante pratica, è ormai un dato di fatto e ne prendo atto. Che anche il sottoscritto abbia trovato difficoltà anche maggiori di quella di farsi rilasciare un numero di protocollo beh, il gusto è superarle non fermarsi e dire che è impossibile.
Probabilmente chi ti ha risposto in quel modo non merita di stare al posto in cui sta. E' chiaro che si capisce bene la difficoltà, ma questo non centra nulla con quello che sto cercando da anni di spiegare e cioé le procedure per la richiesta dei certificati.
Immagino pure che tale personaggio non sia un graduato, ma che di fatto si comporti con chi gli paga lo stipendio perché gli fornisca un servizio, nel modo peggiore che ci sia.
Sei libero o meno di seguire il mio consiglio. Armati di carta e penna (ma basta semplicemente un computer ed una stampante) e richiedi con raccomandata A/R con ricevuta di ritorno il numero di protocollo. Devi sapere che la pubblica amministrazione ha pene severe se non rispetta i tempi prescritti per legge. Non si fraintenda, tu vai a far valere un tuo diritto a fronte di un evidente disservizio e di questo non devi temere nulla. Se vuoi essere ancora più chiaro, basta che le raccomandate spedite siano due, una delle quali direttamente a Roma per conoscenza. Probabilmente qualcuno storcerà il naso ma sarà costretto a fare il suo dovere. E visto che non ti cambierà nulla, che questo signore si arrabbi o lo lasci stare (nel senso che non ti permette di avere quanto ti spetta già ora!), probabilmente porterai alla luce il vero problema che sta alla base di tutto questo malcontento, e cioè i molti disservizi sparsi nel territorio italiano. Sappi che se veramente questi signori avessero spedito tutti gli incartamenti nei tempi prescritti per legge a Roma, il tuo amico non avrebbe dovuto aspettare anni. Ovviamente questo è il mio pensiero, e non vuole essere altro che questo. Dalla mia ho solo i fatti che mi riguardano, dei quali porto testimonianza.
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda tartafede » gio lug 01, 2010 6:55 pm

è da aprile che ho cominciato ad attivarmi per sti benedetti certificati, praticamente non ho ancora niente in mano ho speso solo qualche ceninaio di euro,... niente considerando che se tutto andasse come deve andare sarebbero presto recuperati...

mi sto fermamente convincendo che il male non è la normativa ma questi pseudo forestali cites che fanno di tutto per demoralizzare chi si rivolge a loro con risposte sempre parziali, tipo: mi informerò ...la chiamo io.... ci sentiamo le faccio sapere.... per un mese l'ufficio è chiuso tutta luglio........., sta arrivando una nuova circolare verifichiamo cosa dice e poi vediamo cosa fare............................roba da vomitare e ti ridono pure in faccia, l'ultima volta che sono andato alla forestale, c'era un ragazzo che stava facendo valere i suoi diritti... in poche parole si era incacch.... nero si sentiva preso in giro anche lui probabilmente ....!!!!!!

ho deciso di essere caparbio e non mollare ma non può diventare una impresa!!!! non hanno voglia di lavorare!!! un forestale che adesso è stato spostato mi ha detto inizialmente che lui non può fare il mio consulente!!!!....!! che dire

Parecchie volte mi è stato consigliato di buttare le uova !!!(se quanto detto da tartamau è valido perche buttare le uova!!?vedi sotto)

Ho riferito vari consigli che tartamau gentilmente mi ha riferito privatamente e non , risultato: sguardi stralunati e in risposta: non è possibile (non mi credevano) (l'argomento era :una volta riconusciuto la 3^ generazione anche i piccoli nati da fonte W/U in deroga possono essere ceduti senza problemi con un bel certificato fonte D), ci informeremo, comunque questo è il minimo dai...

e quindi... io continuo a provarci ... e vediamo come va...infondo è la mia passione e non il mio businees...
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Re: tartarughe sequestrate

Messaggioda gabonica » sab lug 03, 2010 7:31 pm

In Basilicata non siamo messi meglio,l'incompetenza delle istituzioni preposte(senza fare nomi) è stata a dir poco spaventosa.Non voglio dilungarmi anche perche' la faccenda è ancora aperta, posso solo aggiungere che siamo nelle mani di gente che troppo spesso non è per niente competente del lavoro che dovrebbe svolgere e chi ci va x sotto ????? .....
Con immenso rancore gabonica..


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