tartamau ha scritto:non è corretto dire che non ci siano mai state prima.
Non mi sembra di aver escluso una tale ipotesi, si sta parlando delle specie attuali.
Per quanto quel fossile possa essere "imparentato" con le Testudo graeca, si sta parlando comunque di un'altra specie, solo il genere è lo stesso e anche hermanni appartiene al genere Testudo, immagino che qualche antenato comune ce l'abbiano, quindi vorrei capire sulla base di cosa quel fossile si può ricondurre alle graeca e altrettanto non si può fare per le hermanni.
Pie182 ha scritto:In ogni caso restano teorie sia le sue sia le mie.
Non so che studi e che titoli hai tu, ma paragonare in quanto a credibilità una tua personale teoria a quella di uno dei biologi più affermati nel campo delle tartarughe, dire che mi sembra esagerato è dire poco.
Pie182 ha scritto:Ok ma non hai risposto alla mia domanda sulla caratteristica dei maschi di graeca sarda sulle placche anali
Se ho capito a cosa ti riferisci, ho visto questa caratteristica anche in alcune ibera, ma non solo.
C'è un dettaglio comunque che a mio parere occorre chiarire, ovvero si stanno affrontando due tematiche che si sta dando per scontato essere legate, ma non è così. Può anche darsi che le graeca in Sardegna appartengano a una sottospecie a parte, ma ciò non vuol dire automaticamente che siano anche autoctone, e viceversa.
Tornando ai "cuscinetti" o ad altre caratteristiche particolari della popolazione sarda, ci potrebbe essere un'altra spiegazione semplice a questo, e cioè che si tratta di incroci tra diverse sottospecie, perchè non penso che a quei tempi si mettessero a fare una selezione, dal Nord Africa potevano arrivare g.graeca, g.nabeulensis e altre, e c'è chi sostiene che oltre alle marginata da quella parte dell'Europa arrivassero anche g.ibera. Proprio per questo sarebbe interessante vedere delle foto di graeca sarde, per capire se hanno caratteristiche comuni tra loro, oppure ci sono diversi "tipi" di graeca sarde.