Leggere una comunicazione del genere - con tanto di intestazione di un ufficio CITES - è davvero incredibile.
Dispiace che i funzionari siano così zelanti solo di fronte a chi si prodiga per fare le cose in regola: anche se l'allevatore avesse commesso un errore (e non sembra che tartapiero abbia fatto alcun errore), il buonsenso imporrebbe all'ufficio CITES di indicargli l'iter corretto da seguire, piuttosto che minacciare di sequestrare animali regolarmente denunciati.
È inutile, troppo spesso nel nostro Paese sono le istituzioni le prime ad essere allergiche alla legalità.