Nessuno si fa avanti. Cosa devo dedurre, che la maggior parte di chi ha T.s.elegans in realtà non le ha in regola, oppure per denunciarle ha trovato qualche "scappatoia" che non può dire?...
Nel frattempo continuo ad evidenziare altre incongruenze riguardo questa storia.
Se le tartarughe vent'anni fa non le ho acquistate in un negozio di animali ma ad esempio le ho vinte alla giostra nel gioco delle palline nei bicchieri (l'avete presente?
), come si fa ad avere uno scontrino che nemmeno rilasciavano? E a parte le giostre, un tempo si potevano comprare anche nei mercatini rionali e anche lì non c'era alcun rilascio di scontrino.
Ma poi, secondo quelli della forestale, un semplice privato che si trova oggi con delle elegans adulte, è mai possibile che l'abbia importate illegalmente dall'America? Non è logico e scontato che si tratta di esemplari acquistati tanti anni fa prima del divieto?! Mi sembra una presa in giro. A questo punto dovrebbero credere sulla parola ed eventualmente dimostrare
loro se le tartarughe sono state importate di recente.
E a chi mi viene a dire che così facendo chiunque può importare scripta elegans e ipotizzare che le ha acquistate tot anni fa, gli sfugge un particolare fondamentale, e cioè il motivo per cui questa specie è stata inserita in Cites. Al contrario di tutte le altre tartarughe in Cites che sono protette e a rischio estinzione, con le elegans il motivo è l'opposto, quindi l'inserimento in Cites serve per regolare i movimenti di questa specie ed evitare che continua a invadere
incontrollatamente mezzo mondo. Non si può ad esempio paragonare al caso di uno che trova oggi una hermanni e vorrebbe giustificare o mettere in regola la cosa. Quindi dovrebbe convenirgli (ai funzionari Cites) se c'è qualcuno che vuole dichiarare di avere delle elegans, a mio parere dovrebbero quasi essergliene grati (se credono realmente nel lavoro che fanno), perchè così facendo dà i propri dati (in modo da essere rintracciabile) e si prende la responsabilità di gestire queste tartarughe. Cosa è meglio, fare come fanno tutti, e cioè fregarsene e possibilmente continuare a riprodurre e vendere elegans in nero contribuendo a mettere in giro animali "illegali"? Perchè nonostante il divieto, le elegans continuano a girare nel nostro Paese, non facciamo finta che non sia così.
A questo punto mi sorge il dubbio che questo non voler venire incontro sia semplicemente dovuto a menefreghismo o incompetenza nel proprio lavoro, perchè probabilmente più tartarughe in regola ci sono, più documenti girano e più lavoro devono svolgere...
Scusate lo sfogo, ma questa è una delle tante cose che non funzionano nella normativa delle tartarughe, e in Italia è sempre così, chi vuole fare le cose in regola viene ostacolato.