Nuove denunce di nascita

[tartamau]

A partire dal prossimo anno, le denunce di nascita si riterranno perfezionate al momento dell'inserimento del microchip, reso obbligatorio entro l'anno di età. Ovviamente l'ultima parola spetterà sempre al medico veterinario. Sempre entro il 31 dicembre 2012 tutti gli esemplari al di sopra dell'anno dovranno avere il proprio microchip.
Questo in sintesi quello che dovrebbe contenere la nuova circolare cites preparata ed inviata in questi giorni da Roma.
Verranno abolite le schede fotografiche e potranno essere commerciati animali con microchip, anche se ci sarà da vedere come verrà interpretata la cosa riguardo agli animali stranieri che arrivano con certificato fotografico. Di certo c'è che il negoziante italiano non potrà vendere esemplari se non con certificato definitivo, mentre chi acquisterà direttamente dall'allevatore straniero, dovrà provedere entro la scadenza del certificato alla sua conversione in italiano e relativo inserimento del microchip.

[EDG]

Sempre buone notizie...
Se l'ultima parola spetta al veterinario che deciderà di non mettere un microchip a una tartaruga di pochi cm (giustamente), come si fa a rispettare l'obbligo entro l'anno?
Ciò dovrebbe valere per tutti o solo per chi intende richiede i Cites per la vendita?

[tartamau]

Sempre buone notizie...
Se l'ultima parola spetta al veterinario che deciderà di non mettere un microchip a una tartaruga di pochi cm (giustamente), come si fa a rispettare l'obbligo entro l'anno?
Ciò dovrebbe valere per tutti o solo per chi intende richiede i Cites per la vendita?

Il veterinario può posticipare l'inserimento. Varrà per tutti, sono anni che cerco di spiegare che non c'è nessuna differenza, le regole riguardano TUTTI...

[nico62]

A partire dal prossimo anno, le denunce di nascita si riterranno perfezionate al momento dell'inserimento del microchip, reso obbligatorio entro l'anno di età. Ovviamente l'ultima parola spetterà sempre al medico veterinario. Sempre entro il 31 dicembre 2012 tutti gli esemplari al di sopra dell'anno dovranno avere il proprio microchip.

Allora come ci si dovrà comportare con la regola dei famosi " 10 giorni " dalla nascita ????
Prima facciamo la denuncia entro i classici 10 giorni e successivamente, diciamo entro l'anno,
trasmettiamo i certificati veterinari dell'avvenuto inoculo chip, giusto ??????

[tartamau]

E' verosimile quanto dici, Nicolino, appurato che le schede fotografiche, specie se fatte alla nascita, non sono in moltissimi casi attendibili. Mi viene in mente il fatto che spesso le ibera nascono con la pancia bianca e dopo qualche settimana prendono colorazione. Si dovrà dunque dichiarare le nascite entro i termini della legge 150/92, cioè 10 giorni, e quindi far provvedere all'inoculo dei microchip, che quindi verrà certificato e depositato all'ufficio cites di competenza.
Visto che questa metodica è consentita solo dai microchip mini di ultima generazione, si capisce come le tante polemiche inutili venute fuori lo scorso anno al momento della presentazione di questi dispositivi, non aveva alcun senso. E' chiaro che la condizione minima per il loro inoculo era la corrispondenza con le specifiche ISO consentite dalla normativa, tuttavia in questi mesi c'è stato un confronto con il Ministero della Salute, e tutta una serie di prove che hanno accertato la possibilità di operare in questo senso. Nello specifico, al sostanziale favore del Ministero dell'Ambiente e delle Politiche Agricole, si è dovuto operare secondo le procedure consigliate dal Ministero della Salute per garantire la salute degli animali e garantire che l'operazione venisse fatta da professionisti abilitati. Adesso c'è piuttosto da aspettarsi dei corsi di aggiornamento specifici per i Medici Veterinari per far acquisire loro le giuste tecniche in animali così piccoli. Detto questo, c'è da rilevare che tutto ciò ha lo scopo di mettere ordine, favorire la diffusione di questi nuovi dispositivi (che altrimenti non verrebbero certamente favoriti dalla grande distribuzione, lo si è visto), ed in ultima analisi vuole snellire le procedure per la richiesta di nascita in cattività.

[Giuseppe Liotta]

...ogni tanto belle notizie!!!! un bel regalo di natale per molti allevatori!!!

[EDG]

Adesso c'è piuttosto da aspettarsi dei corsi di aggiornamento specifici per i Medici Veterinari per far acquisire loro le giuste tecniche in animali così piccoli.

Appunto, spero che sia così, nella mia provincia a mala pena i veterinari sanno come è fatta una tartaruga. Se mi dovessero morire i piccoli dopo un inserimento sbagliato di un microchip chi mi risarcisce, il veterinario, il produttore di microchip o chi ha deciso questa nuova normativa? Di sicuro nessuno, e personalmente questa storia mi sa solo di fregatura, e non solo per la salute delle tartarughe ma anche per le spese che dovrò sostenere di microchip e veterinario. In Italia continuano a esserci centinaia e centinaia di persone che hanno, riproducono e vendono Testudo senza documenti e invece di risolvere queste situazioni pensano a rompere le scatole a chi (come me ad esempio) ha un gruppo di tartarughe regolarmente denunciato e che intende tenere e allevare per pura passione amatoriale, senza fini di lucro.
La mia ovviamente non vuole essere una critica contro di te, non sei tu che decide le leggi, ci hai solo informati su questa novità, questo è solo il mio personalissimo parere.

Detto questo, c'è da rilevare che tutto ciò ha lo scopo di mettere ordine, favorire la diffusione di questi nuovi dispositivi (che altrimenti non verrebbero certamente favoriti dalla grande distribuzione, lo si è visto), ed in ultima analisi vuole snellire le procedure per la richiesta di nascita in cattività.

Secondo me lo scopo principale è quello che ho sottolineato, perchè dopo che hanno prodotto questi microchip devono pur accollarli a qualcuno!

[tartamau]

Seguendo la giusta metodica di inserimento, non si riscontrano problemi anche in esemplari realmente molto piccoli. Prima che fosse proposto questo cambiamento ci sono stati allevatori che hanno dimostrato ciò con centinaia di esemplari chippati. Il microchip, se inserito sotto cute, come prevede il produttore, non crea problemi di sorta.
Va scelto il professionista realmente capace. Di fatto abbimo un anno di tempo, è per questo che era bene la cosa fosse resa pubblica prima possibile. Ognuno dovrà cercarsi il professionista di fiducia.
Non c'è nessun legame tra chi produce questi chip ed il Ministero, qui il problema serio è far si che i distributori li acquistino, infatto oggi mi sono affrettato a contattare il principale grossista della mia zona per sollecitarlo. E' un anno che lo sto facendo senza risultati, ma questa volta gli fornirò copia della circolare, così vediamo...

[EDG]

Alla fine nonostante la mia disapprovazione non potrò che adeguarmi, per fortuna come hai detto c'è un anno di tempo (ma se non intervenivi tu con questa novità chi me lo doveva dire? E a chi non frequenta i forum chi lo dirà?) per informarmi su un veterinario competente per inserire i microchip e su dove reperirli (e per raccogliere i soldi per questa spesa fuori programma).

[Agostino]

Come al solito i legislatori si fanno dal lato sbagliato.
Mi sembrava logico prima, visto che inserire un mini-microchip è si semplice, ma ancora neppure la SIVAE che ci sta seriamente lavorando ha redatto un articolo per indicare con esattezza la migliore posizione di inserimento, che le autorità attendessero che i veterinari fossero pronti e qualificati, mentre in questo momento non c'è neppure una distribuzione minima che garantisca a tutti di recarsi da un veterinario e poter effettuare l'inserimento con le dovute garanzie veterinarie.
Non ha alcun senso parlare di esperienze personali, qui stiamo parlando di consigli medico-scientifici che non spettano a noi amatori. E neppure ha senso dire che qualche sito ne ha in vendita, qui stiamo parlando della salute di centinaia di migliaia di esemplari di piccolissima dimensione e che sono, proprio per la piccolissima età, molto delicati.
Per questo se mi aspetto che un Ministero dell'Ambiente tuteli per primo la salute di questi animali, non mi sembra chiedere troppo !
Ma l'esperienza degli ultimi anni ci fa anche vedere chiaramente che il buon senso non è di casa nei nostri legislatori e quindi attendo questa nuova norma con molta perplessità e senza attendermi gran che di buono!

[tartamau]

Alla fine nonostante la mia disapprovazione non potrò che adeguarmi, per fortuna come hai detto c'è un anno di tempo (ma se non intervenivi tu con questa novità chi me lo doveva dire? E a chi non frequenta i forum chi lo dirà?) per informarmi su un veterinario competente per inserire i microchip e su dove reperirli (e per raccogliere i soldi per questa spesa fuori programma).

Belle domande... Per fortuna che esistono i forum! Secondo me ognuno nel suo piccolo può fare la sua parte informando amici e conoscenti. Ricordati che quanti più animali hai, maggiore sarà la spesa. Ed io ne so qualcosa. Immaginando però che sarebbe finita così, mi ero premunito per tempo, anche se il numero di nascite annue non mi mette al riparo da questo problema...
Una cosa, per iniziare, potrebbe essere proposto un cartello, una informativa in ogni ufficio cites d'Italia. Non appena sarà pubblico il testo della circolare, si potrà proporre meglio la cosa. Inoltre penso sia opportuno divulgare la cosa nelle più importanti fiere di settore. Personalmente inizierò da quella di Arezzo, il Chelonian Expo, sperando che sia seguita da tutte le altre.

Per Agostino: la procedura di inserimento è stata redatta da medici veterinari competenti, verificata da veterinari del CFS e avallata da ambienti accademici veterinari di rilevanza nazionale, con tanto di sequenza fotografica e radiografia post inoculo, seguendo le linee guida dettate dal Ministero della Salute al fine di verificare l'idoneità o meno della cosa. L'unico limite vero è onestamente economico per l'allevatore (ma se andiamo a vedere cosa si sta facendo con cani ed altri animali non ci si discosta affatto, semmai l'anomalia era nel mondo delle tartarughe), e a seguito di suddetta circolare i grossisti dovranno rifornirsi e non avranno più scuse per non farlo. Il medico veterinario ha ed avrà un ruolo importantissimo in questa procedura e certamente si provvederà a formarli opportunamente.
Adesso si deve solo attendere che arrivino tutti i chiarimenti del caso. Non dimenticarti che in questo memento stiamo parlando di un provvedimento di questi giorni a cui dovrà necessariamente far seguito una risposta alle domande che giustamente ci stiamo ponendo tutti. Probabilmente se il sottoscritto non avesse in tempo reale resa nota la cosa ci saremmo accorti tutti dei cambiamenti magari al momento delle nascite, ed avremmo avuto poco tempo per correre ai ripari. Visto che non è così, è bene da subito iniziare a ricercare il professionista idoneo e tutte le informazioni del caso.
Sivae e Sciva non hanno che da ringraziare, sono loro che hanno avuto un bel regalo di Natale... Infatti se si voleva favorire gli allevatori si poteva operare differentemente, ma mi limito unicamente a riportare i fatti ed evito inutili polemiche. Capire che le cose cambiano è importantissimo ed aiuta a superare e ad adeguarsi al cambiamento. Questo è il mio augurio a tutti.

[Agostino]

Beh, vedendo la competenza scientifica dimostrata fino adesso, di chi ha costretto il CFS ad applicare sto schifo di interpretazioni d leggi, mi sembra lecito dubitare fortemente.

Ad ogni modo il semplice fatto di obbligare i veterinari a rifornirsi di questi nuovi microchip mi rendono molto scettico che poi in realtà essi siano disponibili dai veterinari. Come ben sai la stragrande parte dei veterinari, attualmente non sa ancora che alle tartarughe devono essere applicati dei microchip specifici(non per modello ma per numerazione di serie), figurati se avranno quelli mini.....

La cosa che ancora non ho ben chiaro è se chiederanno a tutti di microchippare o solo per quelli che richiederanno certificazioni?

[tartamau]

Le informazioni che ho mi dicono che TUTTI, senza alcuna distinzione, dovranno operare l'inserimento dei microchip ai propri animali. In ogni caso, come è stato per la scheda fotografica, ma in questo caso mi sa che saranno più uniformi nell'applicazione, al momento della denuncia di nascita verrà indicato il termine di 1 anno per effettuare l'inserimento del microchip e depositarlo al medesimo ufficio. La denuncia di nascita sarà cioè completa solo in quel momento. Ora il discorso importante non è questo, ma che tutti gli animali posseduti di età superiore ad un anno dovranno essere microchippati entro il 31 dicembre 2012. Sarà così più semplice capire se un animale è regolare o meno, si potrà rintracciare il proprietario in caso di smarrimento, sarà un deterrente in caso di possibili furti ecc.
Il vero problema è di fatto solo uno, la scelta del professionista e la relativa richiesta economica. Le tariffe dell'Ordine (anche se vogliono abolire gli ordini, mah!) sono molto elevate e partono da circa 25€ e possono superare i 200€ per singolo inoculo. L'ultima parola è lasciata al professionista. C'è però una scappatoia equa, quella cioè di corrispondere il professionista per il tempo dedicato. Mi spiego meglio, sempre tra le tariffe dell'Orine, esistono tariffe a tempo. Un esempio concreto è il caso per esempio di una giornata di lavoro, valutata in circa 280€. In caso di grandi numeri, è una cosa importante da sapere...
Ci sarà certamente chi storcerà il naso, ma in questi momenti di austerità non la possono prendere in tasca sempre i soliti!

[EDG]

partono da circa 25€ e possono superare i 200€ per singolo inoculo.

C'è la possibilità di spendere fino a 200€? Ma sono pazzi! faccio prima a movimentarle tutte e riiniziare comprando degli esemplari adulti direttamente con Cites e microchip (o a togliermi le Testudo tra le specie che allevo così elimino ogni problema...), a momenti le persone non hanno i soldi per campare e sono convinti che si dovrebbero spendere certe cifre per continuare a tenere nel proprio giardino delle tartarughe come si è sempre fatto ma senza queste paranoie! A questo punto obbligano per forza alla vendita per recuperare le spese.
E' vero che per altri animali come i cani si è già provveduto, ma i numeri per famiglia non sono gli stessi, mediamente uno avrà uno o due cani a casa ma chi ha tartarughe adulte nel giro di qualche anno non ci sta niente ad arrivare a numeri di tre cifre, e si sta parlando di animali teoricamente a rischio estinzione quindi non si possono sterilizzare per non avere più nascite.

[tartamau]

La memoria certe volte fa cilecca ed ho scritto alcune imprecisioni, riguardo a tariffe e costi. Pertanto allego il link (pubblico) della FNOVI.

http://www.fnovi.it/docsOpener.php?fp=f ... e+2011.pdf

Essere informati aiuta ad avere consapevolezza.