Novità sull' analisi di parentela tramite Dna

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simon@
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Messaggioda simon@ » mar mar 17, 2009 10:52 am

Grazie, Maurizio:)

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Agostino
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Messaggioda Agostino » mar mar 17, 2009 1:56 pm

Allora , è vero che non c'è una nuova normativa ma un modo nuovo di applicarla si , eccome !!! (quindi chiamala come vuoi il senso è quello)

Quindi ripeto nuovamente che questa discussione è nata solo per informare che i ricercatori dell'università di Firenze hanno elaborato con successo la procedura per i prelievi per rilevare il DNA non più con estrazione di sangue ma da semplice mucosa. Questo evita la vecchia procedura che è molto pericolosa sulle baby.

Questo non ha nulla a che fare con la nostra protesta ma solo uno strumento migliore che tuteli la salute delle tarte, per chi intende richiedere i certificati CITES con le nuove "regole".
Regole che ritengo assolutamente inadeguate e ridicole in quanto anzichè incentivare il rilascio di un gran numero di certificati CITES, indispensabili per diminuire bracconaggio, mercato nero, fanno tutto il contrario, e di fatto incentivano la vendita degli esemplari alloctoni (sia terrestri che acquatiche).
Le norme comunitarie prevedono la possibilità di andare in deroga ove ve ne sia la nesessità e le nostre autorità non se ne sono preccupati menimamente se era importantissimo, anzi hanno aumentato la burocrazia.
Tutto il reto sono solo parole che non risolvono il problema.

Il disastro di cui ne è responsabile l'Autorità di Gestione CITES e relativa Commissione Scientifica non diminuirà certamente con l'emissione di qualche centinaia di certificati CITES(da circa 3 anni non ne vengono emessi) , è ridicolo che abbiamo centinaia di migliaia di nascite all'anno e le autorità facciano finta che non esistano !!!!!!

Continuano a non voler risolvere il problema; credo fermamente che l'unica strada sia quella di partire da zero facendo il riconoscimento del gruppo riproduttivo(scheda identificativa o micro-chip o entrambi) e più tempo passa e più grande sarà il problema.

L'errore è stato fatto dalle autorità italiane che non hanno identificato gli esemplari fin dal 92 e così continuano a trascinarsi il problema e la CE non ci riconosce le denuncie del 92-95!

Occorre ripartire da zero !!!!! meglio tardi che mai !!!!!!!!!!!!!!!

Di conseguenza tutte le discussioni che non trattino del DNA sono OT in questo post !

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tartamau
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Messaggioda tartamau » mar mar 17, 2009 2:30 pm

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Messaggio inserito da Agostino

Allora , è vero che non c'è una nuova normativa ma un modo nuovo di applicarla si , eccome !!! (quindi chiamala come vuoi il senso è quello)

Quindi ripeto nuovamente che questa discussione è nata solo per informare che i ricercatori dell'università di Firenze hanno elaborato con successo la procedura per i prelievi per rilevare il DNA non più con estrazione di sangue ma da semplice mucosa. Questo evita la vecchia procedura che è molto pericolosa sulle baby.

Questo non ha nulla a che fare con la nostra protesta ma solo uno strumento migliore che tuteli la salute delle tarte, per chi intende richiedere i certificati CITES con le nuove "regole".
Regole che ritengo assolutamente inadeguate e ridicole in quanto anzichè incentivare il rilascio di un gran numero di certificati CITES, indispensabili per diminuire bracconaggio, mercato nero, fanno tutto il contrario, e di fatto incentivano la vendita degli esemplari alloctoni (sia terrestri che acquatiche).
Le norme comunitarie prevedono la possibilità di andare in deroga ove ve ne sia la nesessità e le nostre autorità non se ne sono preccupati menimamente se era importantissimo, anzi hanno aumentato la burocrazia.
Tutto il reto sono solo parole che non risolvono il problema.

Il disastro di cui ne è responsabile l'Autorità di Gestione CITES e relativa Commissione Scientifica non diminuirà certamente con l'emissione di qualche centinaia di certificati CITES(da circa 3 anni non ne vengono emessi) , è ridicolo che abbiamo centinaia di migliaia di nascite all'anno e le autorità facciano finta che non esistano !!!!!!

Continuano a non voler risolvere il problema; credo fermamente che l'unica strada sia quella di partire da zero facendo il riconoscimento del gruppo riproduttivo(scheda identificativa o micro-chip o entrambi) e più tempo passa e più grande sarà il problema.

L'errore è stato fatto dalle autorità italiane che non hanno identificato gli esemplari fin dal 92 e così continuano a trascinarsi il problema e la CE non ci riconosce le denuncie del 92-95!

Occorre ripartire da zero !!!!! meglio tardi che mai !!!!!!!!!!!!!!!

Di conseguenza tutte le discussioni che non trattino del DNA sono OT in questo post !





Vuol dire che quanto scritto sopra circa le procedure per la richiesta di Cites non lo dovevo scrivere, almeno qui?
Se da una parte hai ragione circa l'inasprimento per il rilascio dei Cites, è pur vero che fin quando un numero congruo di allevatori non arrivano in fondo, seguiti poi dagli altri, siamo sempre al discorso chiacchiere.
Facciamo presente a chi ci legge che queste procedure porteranno poi a delle semplificazioni!
Tu sei il capo qui dentro ;), ma secondo me sarebbe opportuno evitare di distogliere l'attenzione dal discorso negativo imperante e di proiettarsi invece sul FARE CONCRETO:D

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » mar mar 17, 2009 3:41 pm

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Messaggio inserito da beppe56

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Messaggio inserito da tartamau

Ma a qualcuno interessa sapere come richiedere i Cites?




Come si dice: sono tutto orecchi oppure pendo dalle tue labbra ( passami la battuta visto tutta questa tensione)
A me interessa sapere come richiedere i CITES e ti ringrazio in anticipo.


Ok, poichè ci vuole tempo e dei passaggi obbligati, illustrerò il modo progressivamente, per evitare per di più di ripetere sempre le solite cose. In questo momento tutti i commenti non pertinenti all'ordine pratico e/o personali sulla fattibilità sono assolutamente inutili a chi si accinge a richiedere i Cites e può scoraggiarlo a priori. Vorrei evitarlo e mi affido al vostro buon senso. Chi è contrario o pensa di sapere già tutto è pregato di astenersi dai commenti. Chi è più avanti, aspetti e semmai ponga in modo ordinato il problema.
E' tutto chiaro?
Bene, cominciamo.

Operazione nr. 1: Assicurarsi che tutti gli esemplari presenti in allevamento abbiano il loro certificato. Con questo intendo denuncia di possesso del '92-'95, cessione gratuita debitamente PROTOCOLLATA dal CFS, denuncia di nascita presentata e protocollata dal CFS, Cites giallo fotografico (e/o con nr. di microchip). Attenzione, questo è un passaggio oltremodo importante a cui porre grandissima attenzione.
Per cortesia evitiamo commenti ed andiamo a cercare e a mettere da parte tutti questi documenti facendone alcune copie.

Operazione nr. 2: Microchip per TUTTI gli esemplari riproduttori e sub adulti dell'allevamento (un allevamento parte da nr. 1 esemplari!!). Contattare più veterinari e chiedere un preventivo in blocco, possibilmente, quindi scegliere il più onesto (economicamente parlando). La cifra non dovrebbe mai superare i 15€ per animale, compreso il prezzo del microchip (circa 3-4€), quindi meglio cifre più basse. La procedura è veloce e indolore è non crea problemi agli animali. I prodotti moderni non migrano come quelli di vecchia generazione. Meglio operare in questo periodo in quanto le temperature ancora basse facilitano l'operazione.

Queste prime due operazioni richiederanno alcuni giorni, quindi aspetterò prima di proseguire con le indicazioni al fine di non complicare le cose a chi lo vuol fare. Chi è contrario per principio è inutile che sappia il resto in quanto gli sarà preclusa qualsiasi possibilità di richiedere i Cites.
Resto comunque a disposizione per quesiti TECNICI.

Consiglio nr.1: evitare di lucubrare sulla cosa e procedere quanto prima alle prime due operazioni. I tempi di rilascio sono lunghi.... e aspettare è deleterio! Questa operazione consentirà a TUTTI di ottenere almeno la fonte F. Senza questo passaggio si fanno tante chiacchiere inutili come i post che leggete sopra.
Chi non è convinto si astenga da commenti inopportuni, grazie!
Per tutti gli altri l'imperativo è seguire questi questi primi due punti....



per i primi due punti sono già a posto, ho tutte le certificazioni richieste e messo i microchips

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tartamau
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Messaggioda tartamau » mar mar 17, 2009 5:53 pm

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Ma a qualcuno interessa sapere come richiedere i Cites?




Come si dice: sono tutto orecchi oppure pendo dalle tue labbra ( passami la battuta visto tutta questa tensione)
A me interessa sapere come richiedere i CITES e ti ringrazio in anticipo.


Ok, poichè ci vuole tempo e dei passaggi obbligati, illustrerò il modo progressivamente, per evitare per di più di ripetere sempre le solite cose. In questo momento tutti i commenti non pertinenti all'ordine pratico e/o personali sulla fattibilità sono assolutamente inutili a chi si accinge a richiedere i Cites e può scoraggiarlo a priori. Vorrei evitarlo e mi affido al vostro buon senso. Chi è contrario o pensa di sapere già tutto è pregato di astenersi dai commenti. Chi è più avanti, aspetti e semmai ponga in modo ordinato il problema.
E' tutto chiaro?
Bene, cominciamo.

Operazione nr. 1: Assicurarsi che tutti gli esemplari presenti in allevamento abbiano il loro certificato. Con questo intendo denuncia di possesso del '92-'95, cessione gratuita debitamente PROTOCOLLATA dal CFS, denuncia di nascita presentata e protocollata dal CFS, Cites giallo fotografico (e/o con nr. di microchip). Attenzione, questo è un passaggio oltremodo importante a cui porre grandissima attenzione.
Per cortesia evitiamo commenti ed andiamo a cercare e a mettere da parte tutti questi documenti facendone alcune copie.

Operazione nr. 2: Microchip per TUTTI gli esemplari riproduttori e sub adulti dell'allevamento (un allevamento parte da nr. 1 esemplari!!). Contattare più veterinari e chiedere un preventivo in blocco, possibilmente, quindi scegliere il più onesto (economicamente parlando). La cifra non dovrebbe mai superare i 15€ per animale, compreso il prezzo del microchip (circa 3-4€), quindi meglio cifre più basse. La procedura è veloce e indolore è non crea problemi agli animali. I prodotti moderni non migrano come quelli di vecchia generazione. Meglio operare in questo periodo in quanto le temperature ancora basse facilitano l'operazione.

Queste prime due operazioni richiederanno alcuni giorni, quindi aspetterò prima di proseguire con le indicazioni al fine di non complicare le cose a chi lo vuol fare. Chi è contrario per principio è inutile che sappia il resto in quanto gli sarà preclusa qualsiasi possibilità di richiedere i Cites.
Resto comunque a disposizione per quesiti TECNICI.

Consiglio nr.1: evitare di lucubrare sulla cosa e procedere quanto prima alle prime due operazioni. I tempi di rilascio sono lunghi.... e aspettare è deleterio! Questa operazione consentirà a TUTTI di ottenere almeno la fonte F. Senza questo passaggio si fanno tante chiacchiere inutili come i post che leggete sopra.
Chi non è convinto si astenga da commenti inopportuni, grazie!
Per tutti gli altri l'imperativo è seguire questi questi primi due punti....



per i primi due punti sono già a posto, ho tutte le certificazioni richieste e messo i microchips


Bene, domani indicherò come proseguire. Però teniamo conto che questi primi due punti per chi li deve iniziare, richiedono almeno una settimana...

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Messaggioda Barbara » mar mar 17, 2009 6:39 pm

Visto che l'argomento Cites e come richiederli interessa a molti Maurizio potresti aprire un nuovo topic dedicato solo a questa questione, ho diverse domande da farti anche io ma questo topic come ha detto Agostino deve proseguire SOLO riguardo il Dna :) altrimenti facciamo una gran confusione ;)

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VincenzoC
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Messaggioda VincenzoC » mar mar 17, 2009 7:41 pm

interessa anche a me, allora aspetto nuovo topic

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Agostino
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Messaggioda Agostino » mer mar 18, 2009 2:10 pm

Maurizio, non posso chiudere questa discussione senza rispondere alla tua frase :
"ma secondo me sarebbe opportuno evitare di distogliere l'attenzione dal discorso negativo imperante e di proiettarsi invece sul FARE CONCRETO"

Ti ricordo che la "REALTA' CONCRETA", per il quale stiamo protestando è anche data dal fatto che se in Italia anche 50 o 100 allevatori richiederanno il certificato CITES, non risolveranno il problema, visto che questo numero su quasi un milione di famiglie che possiedono le tarte è assolutamente insignificante!


Sappiamo bene che non è possibile ritornare indietro con le vecchie cessioni gratuite, ma il problema l'hanno creato come al solito le autorità,
si poteva complicare un pochino la procedura di cessione gratuita e contestualmente semplificare il rilascio dei CITES (come in Germania) ...... ed il gioco era risolto !

Il punto sta sempre nel fatto che finchè non si metteranno in testa che l'allevamento in cattività è una risorsa importante per la salvaguardia, non ne tireranno fuori nulla di buono !!!!

Ora continiamo la discussione OT in altri post.

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Gisella
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Messaggioda Gisella » mer mar 18, 2009 3:35 pm

per chi vuole avere informazioni dettagliate per richiedere i CITES

http://forum.tartaclubitalia.it/topic.a ... C_ID=14361

in questa discussione siete pregati di intervenire specificatamente solo sull'argomento in oggetto

grazie a tutti

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » mer mar 18, 2009 11:39 pm

Tornando appunto in topic, diamo per scontato che con esemplari adulti e di una certa taglia si riesca a fare i tamponi della mucosa orale, ma con esemplari baby non credo sia possibile farlo...mi sono perso l'alternativa tra i post?

Davide
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Messaggioda Davide » gio mar 19, 2009 12:57 am

Citazione:
Messaggio inserito da Luca-VE

Tornando appunto in topic, diamo per scontato che con esemplari adulti e di una certa taglia si riesca a fare i tamponi della mucosa orale, ma con esemplari baby non credo sia possibile farlo...mi sono perso l'alternativa tra i post?




Potrebbe essere possibile da una semplice gocciolina di sangue ottenuta pungendo una zampetta, un po' come si fa nei diabetici per la misurazione della glicemia capillare.
Le cellule nucleate presenti in tale campione sono decisamente superiori a quelle ottenute dalla mucosa orale. La procedura sarebbe semplicissima e alla portata di tutti, ma nonostante la fonte sia più che attendibile, è una cosa da verificare.

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » gio mar 19, 2009 9:21 am

Citazione:
Messaggio inserito da Davide

Citazione:
Messaggio inserito da Luca-VE

Tornando appunto in topic, diamo per scontato che con esemplari adulti e di una certa taglia si riesca a fare i tamponi della mucosa orale, ma con esemplari baby non credo sia possibile farlo...mi sono perso l'alternativa tra i post?




Potrebbe essere possibile da una semplice gocciolina di sangue ottenuta pungendo una zampetta, un po' come si fa nei diabetici per la misurazione della glicemia capillare.
Le cellule nucleate presenti in tale campione sono decisamente superiori a quelle ottenute dalla mucosa orale. La procedura sarebbe semplicissima e alla portata di tutti, ma nonostante la fonte sia più che attendibile, è una cosa da verificare.





Roma le verifiche le fa con sangue o tampone?

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Sandra
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Messaggioda Sandra » gio mar 19, 2009 1:25 pm

Luca, il tampone orale si può fare con esemplari molto piccoli, io l'ho fatto a qualche decina di cuccioli di 1 anno con letargo alle spalle e solo due sono risultati improduttivi. L'ho fatto da sola, con semplici cottonfioc e provette sterili fornite dal laboratorio ma che si trovano in farmacia. E' stato veloce, facile, non traumatico e a bassimo costo di prelievo.Inoltre, per la conservazione e la spedizione, è molto più semplice. Per il sangue bisogna usare, credo, in prelievo un anticoagulante, dico credo perché non sono sicura, ma ho visto il veterinario e Sara che mettevano un liquido nella siringa.Per la spedizione è necessario mantenere il tessuto in ghiaccio. Mentre ho avuto ora notizia che la mucosa si può spedire in una semplice busta imbottita, che solo il 10% dei campioni risulta inefficace e che quindi basterà inviare due cotton fioc invece di 1 per avere garanzia del risultato.
Adriana, Roma le verifiche per ora le fa con il sangue, ma insisto, per ora e spero per poco. Ma i responsabili dei danni da prelievo siete tu e il tuo veterinario, perché hanno specificato bene che loro non toccano gli animali.
Davide, tu informati bene sulla procedura e la conservazione per l'invio del test da gocciolina di sangue per le testudo.
Dato che sei tu ad avere l'informazione, credo spetti a te cercare i dettagli e i chiarimenti da comunicare.

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » gio mar 19, 2009 1:37 pm

Ok, pensavo fosse molto piu' problematico far aprire la bocca a dei microbi ;)
A questo punto sembra che di riserve sul metodo ne rimangano ben poche.

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tartamau
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Messaggioda tartamau » gio mar 19, 2009 2:25 pm

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Messaggio inserito da Davide

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Messaggio inserito da Luca-VE

Tornando appunto in topic, diamo per scontato che con esemplari adulti e di una certa taglia si riesca a fare i tamponi della mucosa orale, ma con esemplari baby non credo sia possibile farlo...mi sono perso l'alternativa tra i post?




Potrebbe essere possibile da una semplice gocciolina di sangue ottenuta pungendo una zampetta, un po' come si fa nei diabetici per la misurazione della glicemia capillare.
Le cellule nucleate presenti in tale campione sono decisamente superiori a quelle ottenute dalla mucosa orale. La procedura sarebbe semplicissima e alla portata di tutti, ma nonostante la fonte sia più che attendibile, è una cosa da verificare.





Purtroppo le tartarughe non sono mammiferi. Tenuto conto quanto sia difficile prelevare il sangue nei rettili (per evitare commenti inopportuni dico che ho una pubblicazione al mio attivo dove il mio lavoro è stato anche il prelievo del sangue), per ottenere qualcosa (comunque altamente contaminato e inutilizzabile in quanto la coagulazione è praticamente istantanea, a meno che non si voglia eparinizzare l'animale con le conseguenze relative) bisogna in ogni caso rompere una vena di una certa importanza (operazione alquanto difficile), in quanto sovente dalla puntura non esce un bel niente. Aggiungo inoltre che se poi la temperatura non è alta, non si riesce ad estrarre sangue neanche se sei in vena. In questi casi mettevamo le tartarughe in catini con acqua calda, ma era una soluzione estrema...
In ogni caso l'operazione di prelievo è estremamente complessa e lunga, nonchè richiede grande abilità e fortuna (come ho detto non basta la conoscenza dell'anatomia).
Infatti, per ovviare il problema, alcuni veterinari optano per il prelievo intracelomico direttamente dal cuore dell'animale. Un po' come se nell'uomo invece di prelevare dalle vene si inserisce un ago direttamente all'interno del cuore per prelevare il sangue.
Immaginiamoci esemplari di pochi grammi...


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